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La salute, il bene più prezioso

"Per ogni singolo bambino vaccinarsi è più vantaggioso che non vaccinarsi"

Capitolo 3 - Le vaccinazioni

CATEGORIA: La salute, il bene più prezioso
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Insieme all’acqua potabile, le vaccinazioni sono lo strumento di prevenzione che più ha contribuito nella storia dell’umanità a preservare la nostra salute dalle malattie infettive. Il vaiolo, responsabile di devastanti epidemie, è stato eradicato dalla faccia della terra grazie alla vaccinazione universale e siamo vicinissimi a eradicare del tutto anche la poliomielite. Altre gravi infezioni, come la difterite e il morbillo, sono assenti dal nostro Paese o circolano in modo molto limitato grazie all’immunità di gran parte della popolazione, ma se l’ampiezza dello scudo protettivo si riduce possono tornare a diffondersi e a mietere vittime. E i benefici non riguardano in modo astratto la salute pubblica o solo poche persone più vulnerabili: per ogni singolo individuo, per ogni singolo bambino vaccinarsi è più vantaggioso che non vaccinarsi.

Gli esperti del Ministero della Salute hanno stilato una lista di vaccinazioni obbligatorie e raccomandate e un calendario con le finestre temporali indicate per la somministrazione di ogni dose, che vengono periodicamente aggiornati sulla base delle ultime evidenze scientifiche e dei nuovi strumenti disponibili (6). Alcune ASL con chiamate dirette e ovunque i pediatri di famiglia informano i genitori sulle scadenze.

Il primo appuntamento previsto dal Calendario Vaccinale cade nel terzo mese di vita del bambino, cioè al compimento dei 2 mesi. In questa occasione, nel corso della stessa seduta, al piccolo vengono somministrati tre vaccini, due sotto forma di iniezioni intramuscolari e uno per via orale: l’esavalente, l’anti-pneumococcico e l’anti-rotavirus.

Il primo protegge da sei infezioni: il tetano, malattia non contagiosa potenzialmente mortale, che si contrae attraverso ferite infette, anche piccole; la difterite, infezione batterica contagiosa che attacca la gola e ostruisce le vie respiratorie; la pertosse, pericolosa soprattutto per i più piccoli, a cui provoca attacchi di tosse convulsa e difficoltà respiratoria; la poliomielite, infezione che può attaccare il sistema nervoso e provocare paralisi; l’epatite B che provoca gravi danni epatici soprattutto se contratta da piccoli; l’Haemophilusinfluenzae b, infezione batterica responsabile di meningiti potenzialmente letali. Dopo la prima dose di vaccino esavalente, da somministrare a 2 mesi, sono previsti dei richiami a 4 e 10 mesi. Richiami contro i soli tetano, pertosse, difterite e poliomielite sono previsti poi a 5-6 anni e a 11-17 anni.

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Il vaccino anti-pneumococcico è attivo contro 13 ceppi di Streptococcuspneumoniae, batterio responsabile di otiti, polmoniti e meningiti. Dopo la prima dose a 2 mesi ne sono previste altre due a 4 e 10 mesi.

Il vaccino orale anti-rotavirus protegge da un’infezione gastrointestinale estremamente contagiosa che la maggior parte dei bambini contrae entro i primi 2-3 anni di vita. La vaccinazione è raccomandata a 2 mesi, con una o due altre dosi (a seconda del prodotto usato) previste entro i 6 mesi, proprio per proteggerli quando sono più vulnerabili al rischio di grave disidratazione causa diarrea. L’immunità non è di lunga durata, ma l’infezione contratta dopo l’anno è più blanda.

Nel corso del primo anno di vita è prevista anche la somministrazione del vaccino anti-meningococco B in 4 dosi, la prima a 2 mesi e mezzo e le 3 successive a 2-3 settimane di distanza dalle altre sedute vaccinali. Si preferisce somministrare questo vaccino separatamente da esavalente, pneumococco e rotavirus sia per evitare lo stress di tre punture nella stessa seduta al bambino, sia perché la loro associazione provoca piuttosto frequentemente una reazione febbrile acnhe sopra i 39 gradi. La Neisseria Meningitidis o meningococco di sierotipo B è un batterio responsabile di meningiti e sepsi, malattie rare ma dagli esiti spesso molto gravi.

Al compimento del primo anno di età c’è l’appuntamento con la vaccinazione quadrivalente anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella, che si somministra una prima volta a 12-14 mesi e una seconda volta tra i 5 e i 6 anni. Protegge dalle più comuni malattie esantematiche. Nella stessa seduta, a 12-14 mesi, si può somministrare una singola dose di anti-meningococco C che amplia la protezione contro meningite e sepsi già offerta dall’anti-meningococco B.

Le ultime due vaccinazioni dell’età pediatrica sono quella contro il papillomavirus, in due dosi se viene somministrata nella fascia d’età tra i 9 e i 13 anni, in tre dosi oltre i 14 anni, e l’anti-meningococco ACWY che rinnova la protezione contro il meningococco C e la estende a tre sierotipi meno diffusi Italia, A, W e Y, che i ragazzi crescendo potrebbero incontrare, viaggiando e incontrando coetanei di altri Paesi.

(6)  Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. Intesa 19 gennaio 2017, “Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-2019””

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