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La salute, il bene più prezioso

"Una parte importante del lavoro del pediatra di famiglia consiste infatti nei bilanci di salute"

Capitolo 2 - I bilanci di salute

CATEGORIA: La salute, il bene più prezioso
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Dimesso dal punto nascita, se tutto è nella norma, il bambino passa dall’assistenza del neonatologo a quella del pediatra di libera scelta o pediatra di famiglia. È uno specialista che lavora in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale e riceve i piccoli pazienti nel suo ambulatorio. Quasi tutte le sue prestazioni sono gratuite, fatta eccezione per alcuni certificati, visite fuori orario ed esami non previsti dagli Accordi Collettivi dei pediatri con le Regioni.

Tutti i bambini residenti nel nostro Paese hanno diritto all’assistenza di un pediatra di famiglia dalla nascita fino ai 14 anni, quando passano alle cure del medico di famiglia. Dai 6 ai 14 anni i genitori possono decidere di anticipare il passaggio al medico di famiglia e, in casi più rari, motivati dall’esigenza di continuità assistenziale in presenza di malattie croniche, un ragazzo può continuare a far riferimento al pediatra fino all’età di 16 anni.

Per iscrivere il neonato al Servizio Sanitario Nazionale e scegliere un pediatra di famiglia, i genitori devono rivolgersi alla ASL di zona muniti del codice fiscale che è stato attribuito al piccolo e nominare uno dei pediatri elencati sul registro consultabile nella sede della ASL. Per accelerare la pratica, conviene valutare le alternative disponibili e fare una scelta prima del parto, chiedendo l’assegnazione non appena è possibile dopo la nascita.

Il pediatra di famiglia diventa, fin dalle dimissioni, il principale riferimento per i neogenitori a cui ci si rivolgerà non solo in caso di problemi di salute del neonato, ma anche per i periodici controlli di salute.

Una parte importante del lavoro del pediatra di famiglia consiste infatti nei bilanci di salute (5), una decina di incontri programmati dalla nascita ai 14 anni, che servono a valutare la crescita, le condizioni di salute, il raggiungimento delle diverse tappe dello sviluppo motorio, cognitivo, relazionale e prevenire, o cogliere tempestivamente, eventuali patologie in corso. I primi 5 appuntamenti previsti dagli Accordi Collettivi sono concentrati nel primo anno di vita del bambino, quando i cambiamenti e le nuove conquiste si susseguono a ritmo più serrato: a 1 mese, 2-3 mesi, 4-6 mesi, 7-9 mesi e 10-12 mesi. I successivi appuntamenti sono previsti a 15-18 mesi, 2-3 anni, 5-6 anni, 8-10 anni e 11-13 anni. Alcune Regioni offrono un numero anche maggiore di bilanci di salute.

A ogni incontro il pediatra visita il bambino dalla testa ai piedi, lo pesa, misura l’altezza e, fino ai due anni, anche la circonferenza cranica. Valuta la capacità visiva e uditiva, le competenze motorie, quelle sociali. Nel corso dei primi bilanci di salute ripete la manovra di Barlow-Ortolani. Molti prescrivono un elettrocardiogramma di controllo a 4-5 settimane di vita. Tutti gli incontri programmati, poi, sono occasioni per parlare con i genitori, rispondere alle loro domande, chiarire i loro dubbi, alleviare le loro ansie, incoraggiare l’adozione di uno stile di vita sano.

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(5)  M. Picca, M. Pierattelli, Società Italiana Cure Primarie Pediatriche, “I bilanci di salute”, Tecniche Nuove, 2016

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