Approfondimenti scientifici
Plagiocefalia posizionale nel neonato: prevenzione e buone pratiche per uno sviluppo cranico armonico
La salute del neonato è uno dei pilastri fondamentali del principio Baby Wellness, che promuove il benessere globale del bambino fin dai primi giorni di vita. Tra le condizioni che possono manifestarsi nei primi mesi, la plagiocefalia posizionale, comunemente nota come “testa piatta”, è oggi particolarmente diffusa, spesso come conseguenza delle corrette indicazioni mediche per la prevenzione della SIDS (Sindrome della morte improvvisa del lattante).
Perché si manifesta la plagiocefalia?
Dopo la nascita, il neonato trascorre la maggior parte del tempo in posizione supina. Questa raccomandazione, fondamentale per ridurre il rischio di SIDS, può tuttavia favorire, in alcuni casi, la comparsa di deformità craniche dovute alla prolungata pressione esercitata su una stessa area del capo.
Nei primi mesi di vita, le ossa craniche del neonato sono morbide e facilmente modellabili, una caratteristica fisiologica che facilita il passaggio attraverso il canale del parto ma che può, allo stesso tempo, renderle vulnerabili a deformazioni posturali.
Tipologie di deformazioni craniche posizionali
Il termine “plagiocefalia” è il più comune e il più diffuso e viene generalmente usato per descrivere anche altre irregolarità del cranio del neonato. Le più comuni legate alla posizione sono:
-
Plagiocefalia: forma più comune di testa piatta, si verifica quando il neonato sviluppa il punto piatto su un lato della testa. Ciò può conferire al cranio e al viso un aspetto irregolare e asimmetrico.
-
Brachicefalia: si verifica quando il neonato sviluppa il punto piatto nella parte posteriore della testa. I neonati con brachicefalia hanno spesso teste che sembrano insolitamente larghe e alte, mentre le orecchie possono sporgere e il viso può sembrare piccolo rispetto alla testa.
-
Scafocefalia: si verifica quando il neonato trascorre lunghi periodi dormendo su un fianco. Ciò può conferire alla sua testa una forma insolitamente lunga e stretta.
Le deformità posizionali del cranio si sviluppano con maggiore frequenza entro le prime 8 settimane di vita. È fondamentale monitorare precocemente la forma del capo del neonato, in collaborazione con il pediatra, per intervenire tempestivamente quando le suture craniche sono ancora morbide e malleabili.
Prevenzione e supporti consigliati
Per prevenire o correggere la plagiocefalia posizionale è utile adottare alcune semplici accortezze:
-
Scegliere un materassino semirigido con supporto posturale: dispositivi progettati appositamente per distribuire in modo fisiologico il peso del capo e consentire la rotazione laterale, evitando il mantenimento di una posizione fissa.
-
Ruotare delicatamente la testa del neonato durante il sonno, se tende a girarla sempre dallo stesso lato.
-
Cambiare frequentemente il lato da cui provengono stimoli visivi e sonori, modificando l’orientamento della culla o della carrozzina.
-
Alternare il braccio utilizzato durante l’allattamento, per evitare che il bambino si abitui a guardare sempre dallo stesso lato.
@Inglesina Baby spa – Welcome Pad
Tecniche motorie e stimolazioni utili
Una delle pratiche più efficaci è il Tummy Time, ovvero il “tempo sulla pancia”. Si tratta di brevi sessioni (10-15 minuti, 2-3 volte al giorno) in cui il neonato, sotto supervisione, viene posizionato a pancia in giù da sveglio. I benefici sono molteplici:
-
Riduce la pressione sulla parte posteriore del cranio;
-
Favorisce lo sviluppo della muscolatura del collo e delle spalle;
-
Stimola la libertà di movimento e l’esplorazione sensoriale.
Altre azioni raccomandate:
-
Favorire il contatto visivo frontale con il bambino, sostenendo correttamente il capo;
-
Incoraggiarlo a seguire la mamma o il papà con lo sguardo e il movimento della testa;
-
Posizionarlo sul grembo o sulle gambe per momenti di coccola a pancia in giù, sempre sotto controllo attento.
Possibili conseguenze della plagiocefalia non trattata
Un’alterazione non corretta della forma cranica può comportare nel tempo:
-
Asimmetrie estetiche permanenti;
-
Disturbi visivi legati a un cattivo allineamento oculare;
-
Alterazioni mandibolari e difficoltà nella suzione o nella masticazione;
-
Maggiore predisposizione a otiti medie;
-
Implicazioni posturali, come difficoltà a mantenere il dorso eretto.
È quindi essenziale intervenire precocemente, adottando misure preventive e correttive già dai primi mesi.
La plagiocefalia posizionale è una condizione diffusa, ma ampiamente prevenibile e trattabile se affrontata con consapevolezza e tempestività. Un’adeguata igiene posturale, supporti ergonomici mirati e attività di stimolazione precoce possono fare la differenza nel garantire uno sviluppo cranico sano e armonico.