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Approfondimenti scientifici

Pillole di saggezza per la cura del neonato in agosto

FOCUS: Vitamina D
QUESTO ARTICOLO APPARTIENE AL PRINCIPIO DEL BABY WELLNESS: Cura e attenzioni amorevoli

1.PILLOLA: ATTENTI AL SOLE!

Perché bisogna proteggere il bambino piccolo dai raggi solari?

I più recenti studi sulla pelle confermano che il bambino fino ai 6 mesi ha poca melanina, la sostanza colorante che abbronza la pelle e fornisce una certa protezione solare, quindi il bambino va protetto prima dell’utilizzo della crema solare.

PERCHÉ: I bambini da 0 a 6 mesi sono molto sensibili ai dannosi raggi UV (radiazioni ultraviolette). È necessario anticipare i problemi della pelle, evitando dolorose scottature solari e riducendo al minimo il rischio di cancro alla pelle, più avanti nella vita.

Il bambino è nelle mani della mamma la quale può tenere al sicuro il suo bambino e la sua delicata e soffice pelle.

COME FARE: ombra e vestiti sono i modi migliori per proteggere i bambini dal sole

VESTITINI E CAPPELLINO: Vestitini e cappellino sono la prima difesa della pelle del bambino. I vestitini quali pantaloncini, gonnelline, magliettine e abbigliamento in generale devono essere leggeri e coprire braccia e gambe. Il cappellino è preferibile a tesa larga.

PASSEGGINO: Anche il nostro amico passeggino è un’utile difesa contro il forte sole. Quando ci si muove con il passeggino è preferibile che la mamma apra tutte le protezioni solari: tendine e coperture.

AUTO: Anche in auto possono arrivare i dannosi raggi solari e quindi è bene schermare il vetro del sedile posteriore con i copri-sole che sono bellissimi e coloratissimi.

OMBRA ED EVITARE LE ORE CALDE: L’ombra è la migliore amica della pelle del bambino. Se il bambino, d’estate, è svestito per rinfrescarsi la pelle altrimenti sempre chiusa nel pannolino, allora va tenuto all’ombra con un leggerissimo lenzuolino di lino per coprirlo, potrà così godersi l’aria. Le ore calde sono assolutamente da evitare sia per i fortissimi raggi solari sia per l’eccessiva sudorazione del bambino. Le passeggiate quindi sono da farsi entro le 10 di mattina.

PILLOLA 2: ACQUA DI MARE E SOLE : STIAMO ATTENTI

Stare immersi nell’acqua di mare non protegge dai raggi solari!

I RAGGI SOLARI UV sono bloccati soltanto al 50% dall’acqua di mare, l’altro 50% dei nocivi raggi UV penetra attraverso il mare e abbronza la delicata pelle del bambino.

È necessario proteggere il bambino con indumenti lunghi su braccia e gambe ed evitare le ore più calde.

EFFETTO SPECCHIO: È IL RIFLESSO DEL SOLE SUL MARE

C’è anche da considerare il riflesso dei raggi ultravioletti sul mare, questo infatti moltiplica l’abbronzatura e gli effetti aggressivi del sole. Tutte le mamme sanno che “ci si abbronza di più sul bagnasciuga” anziché in spiaggia, l’effetto specchio amplifica i raggi ultravioletti rendendoli ancora più forti e nocivi!

Quindi il mare va saputo affrontare con i giusti accorgimenti per i nostri piccoli bimbi.

È ok immergersi nell’acqua di mare, perché il mare è un delizioso rinfrescante per ridurre la temperatura corporea ed eliminare il sudore che può portare a irritazioni e/o infezioni ma vanno evitate le ore centrali del giorno cioè dalle 12:00 alle 17:00 per i bambini dai 0 ai 6 mesi e vanno utilizzati indumenti lunghi (braccia e gambe) e cappellino.

INOLTRE BISOGNA CERCARE IL MARE PULITO: infatti proprio l’acqua di mare pulita fa bene alla pelle al contrario dell’acqua inquinata.

In ogni caso, non sempre è possibile sapere se il mare è davvero pulito, quindi, è un’ottima abitudine, dopo ogni bagno in mare, sciacquare il bambino, soprattutto da 0-6 mesi, con acqua dolce e mettere nuovamente la crema protettiva solare e coprire il bambino con indumenti lunghi su braccia e gambe.

La pelle del bambino ringrazierà la mamma per i dovuti accorgimenti, ora e in futuro.

PILLOLA 3: I COLORI SCURI ASSORBONO DI PIÙ I RAGGI UV E QUINDI SONO PIÙ PROTETTIVI VERSO IL SOLE.

Allo stesso modo in cui le creme solari hanno un fattore di protezione contro il sole detto SPF anche gli indumenti hanno un fattore di protezione denominato UPF (Ultraviolet Protector Factor).

Il fattore UPF è influenzato:

  • dalla porosità del tessuto;
  • dalla tipologia della fibre con maggiore e minore percentuale nel tessuto;
  • dai composti chimici e/o naturali interni alle fibre;
  • dall’eventuale umidità presente nel tessuto o che viene attirata dal tessuto;
  • dallo pesantezza o spessore del tessuto.
  • e soprattutto dal colore.

In estate si preferiscono vestitini chiari o bianchi poichè riflettono maggiormente il sole e quindi risultano più freschi.

Eppure il bianco e i colori chiari hanno bassa protezione contro i nocivi raggi UV. Una maglia bianca è classificata con UPF pari a 5, un valore piuttosto basso. Quindi è preferibile utilizzare abiti scuri (neri, rossi o blu scuro) perché assorbono meglio i nocivi raggi UV.

PILLOLA 4: LUCE E OMBRA

Nel periodo compreso tra maggio e agosto i raggi UV raggiungono la terra con la loro massima intensità. Quindi tra le 11:00 e le 15:00 c.a è assolutamente necessario stare lontani dalla luce del sole diretta e preferire zone d’ombra. 

Recenti studi hanno evidenziato come i raggi UV non riescono a penetrare direttamente le zone d’ombra ma possano arrivare “di rimbalzo” e creare comunque danno alla pelle.

Per questa ragione è consigliabile coprire il bambino da 0 a 6 mesi quando è all’aperto, in estate, e coprirlo con indumenti lunghi e scuri che coprano sia gambe sia braccia. Addirittura, si ricorda, che molteplici recenti studi sulla pelle consigliano fortemente agli adulti di utilizzare creme solari protettive anche all’ombra.

Approfondimento scritto da:

alexandra semjonova baby wellness foundation
Dr.ssa Alexandra Semjonova, PhD., PhDr., MBA
Postgraduate Certificate in Prevenzione della Salute Orale in età infantile. Ha conseguito il Master in Perinatologia, in Alimentazione infantile, in Allergologia Pediatrica e in Citologia. Diploma Accademico di I livello in Pedagogia. Socio Ordinario della S.I.O.H. ( Società Italiana di Odontostomatologia per l'Handicap).

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