Il suo benessere inizia molto prima della nascita
Capitolo 13 - La prima poppata
Appena venuto al mondo, il neonato, adagiato sul corpo della mamma, muove intorno le manine per esplorare un territorio alquanto sconosciuto, ma familiare al tempo stesso. Si afferra dove può, si spinge in avanti, lentamente si sposta, appoggia qua e là la bocca aperta, fino a quando trova il capezzolo, il suo obiettivo. Si attacca, prima un po’ maldestramente. Poi, dopo qualche aggiustamento, con più sicurezza. E finalmente succhia soddisfatto e si rilassa. È una scena incredibile nella sua tenerezza e nella sua naturale perfezione quella del cosiddetto “breast crawl” (30), l’arrampicata verso il seno che ogni neonato è portato a fare per istinto se viene appoggiato sul corpo della mamma e lasciato indisturbato, guidato dal tatto, dal profumo e dal gusto. È così che prende il via spontaneamente la prima poppata, subito dopo la nascita.
Come abbiamo visto, il riflesso della suzione è innato e già in stato fetale il bambino è in grado di nutrirsi.
La prima mezz’ora dopo la nascita è il momento migliore per favorire l’avvio dell’allattamento perché coincide con una fase di veglia e attività del piccolo, stati definiti di Quiet alert e Active Alert. Esaurita quella, mezz’ora o un’ora dopo, il neonato di solito si addormenta.
L’OMS riconosce e sostiene l’esperienza del contatto pelle a pelle alla nascita e l’avvio precoce dell’allattamento, che ha molteplici effetti positivi per lo sviluppo del bambino (31). Il colostro, il primo latte prodotto dalla neo mamma, è un concentrato di anticorpi e proteine che stimolano il sistema immunitario, proteggendo il piccolo dal rischio di infezioni respiratorie e intestinali. Ha, inoltre, un effetto lassativo che aiuta l’intestino a liberarsi dal meconio, la sostanza di scarto prodotta dall’apparato digerente del nascituro durante la gravidanza, e promuove la maturazione della mucosa intestinale.
Il contatto pelle a pelle stabilizza la temperatura corporea del piccolo e favorisce il trasferimento della flora batterica materna al suo organismo prima che altri microbi, non benefici ma nocivi, colonizzino le sue mucose. Un primo passaggio di batteri è avvenuto già alla nascita, attraverso il canale del parto. Se il piccolo è venuto al mondo con taglio cesareo e ha perso quel passaggio, è ancor più importante che possa giovarsi di un precoce contatto pelle a pelle. Ecco perché l’OMS raccomanda questa pratica anche quando il bambino nasce con l’aiuto del bisturi. Ed è una risorsa ancor più preziosa in caso di un parto prematuro. Grazie alla Kangaroo Mother Care il bambino mantiene una giusta temperatura corporea anche senza incubatrice, la frequenza cardiaca si regolarizza, l’ossigenazione è migliore e si riduce il rischio di ipoglicemia. Lo ribadiscono i risultati di una metanalisi pubblicata sulla rivista Pediatrics (32). Un team di ricercatori di Boston ha preso in esame più di mille studi dedicati al contatto pelle a pelle tra mamma e bambino selezionandone 124: i risultati hanno evidenziato che la Kangaroo Mother Care riduce il rischio di mortalità del 36%, protegge il bambino dal rischio di infezioni anche molto serie, come la sepsi, e favorisce la buona riuscita dell’allattamento al seno. Secondo la metanalisi, aumenta del 50% la probabilità di allattamento esclusivo al momento della dimissione ospedaliera, con effetti positivi anche sulla durata delle poppate: quando mamme e bimbi possono stare vicini dopo la nascita, l’allattamento dura più a lungo.
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L’attacco precoce al seno è utile anche alla mamma, perché la suzione del capezzolo stimola la produzione di ossitocina che, a sua volta, favorisce la contrazione dell’utero, l’espulsione della placenta e un rapido arresto della perdita di sangue.
Infine, ma non meno importante, il contatto pelle a pelle nei primi istanti dopo il parto è il modo più magico, per mamma e neonato, di ritrovarsi. Aiuta la mamma e il suo bambino a stabilire un primo legame di reciproca conoscenza e amore, le fondamenta dell’attaccamento sicuro che guiderà uno sviluppo sereno ed equilibrato del piccolo nei mesi e negli anni a venire. La conoscenza reciproca si approfondisce sempre di più nei giorni successivi se la neomamma ha la possibilità di rimanere in contatto continuo con il bambino, giorno e notte, così da familiarizzare con i suoi ritmi, con le sue esigenze e imparare a riconoscere i suoi richiami per rispondere con prontezza. Ormai quasi tutti i punti nascita offrono il rooming-in, cioè la possibilità per mamma e neonato di condividere la stessa stanza 24 ore su 24 durante il ricovero, senza essere separati, così che l’allattamento appena avviato possa consolidarsi.
(30) A. Henderson “Understanding the Breast Crawl. Implications for Nursing Practice”, Nursing for Women’s Health, 15 g2011) pp 296-307
(31) “Capture the moment. Early initiation of breastfeeding: the best start for every newborn”, WHO – Unicef, 2018
(32) Boundy EO, et al. Kangaroo Mother Care and Neonatal Outcomes: A Meta-analysis. Pediatrics 2016
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