Approfondimenti scientifici
Segnali di freddo del neonato: come riconoscerli in inverno
aDurante l’inverno, i genitori dei neonati si trovano spesso a dover affrontare il delicato compito di proteggere il proprio bambino dal freddo. I neonati, infatti, non hanno ancora sviluppato la capacità di regolare efficacemente la loro temperatura corporea, rendendoli più suscettibili agli sbalzi termici.
L’inverno è magico, ma può essere una sfida per i genitori di un neonato. I neonati e bambini non sanno dirci se stanno comodi o sono infreddoliti, quindi dobbiamo essere noi a interpretare i loro segnali.
Perché i neonati sono più vulnerabili al freddo?
I neonati hanno una pelle sensibile e un rapporto superficie/volume corporeo più elevato rispetto agli adulti, che facilita la dispersione del calore. Inoltre, il loro sistema di termoregolazione non è completamente maturo, il che significa che non riescono a trattenere il calore corporeo in modo efficace.
Segnali di freddo nel neonato
Ecco alcuni dei principali segnali che possono indicare che un neonato potrebbe sentire freddo.
- Mani e piedi freddi
Le mani e i piedi freddi nei neonati non sono un indicatore affidabile della loro temperatura corporea complessiva, ma possono darci un segnale utile per capire se è necessario prestare attenzione al loro comfort termico. Tuttavia, è importante notare che mani e piedi freddi possono essere percepiti come “a temperatura normale” nei primi mesi di vita, poiché la circolazione periferica è ancora in via di sviluppo. Ma per valutare se il neonato ha freddo davvero, il punto giusto da verificare è il collo o la parte posteriore della testa: se sono tiepidi e asciutti, il bambino è al caldo e sta bene in inverno.
- Pelle pallida (o blu)
La pelle di un neonato esposto al freddo può diventare pallida o tendere al bluastro, soprattutto nelle aree periferiche come labbra, naso e unghie. Questo fenomeno, noto come cianosi periferica, è un segnale di ridotta ossigenazione dei tessuti dovuta a una vasocostrizione per preservare il calore corporeo centrale.
- Irritabilità
Un neonato esposto al freddo può reagire con comportamenti inusuali. Alcuni bambini diventano più irritabili, piangono insistentemente o mostrano segni di disagio. Al contrario, un comportamento troppo tranquillo, con sonnolenza marcata o apatia, può essere un segnale di un’ipotermia più grave.
- Riduzione dell’appetito
Il freddo potrebbe influenzare il metabolismo e ridurre l’interesse del neonato per l’allattamento. Se il bambino sembra meno affamato del solito e manifesta altri segnali di freddo, è opportuno verificare la sua temperatura corporea.
Come prevenire il freddo nei neonati
- Vestirlo a strati (a cipolla): usare indumenti traspiranti e caldi, come body in cotone, maglie di lana e tute imbottite. È meglio aggiungere uno strato extra rispetto a quanto indosserebbe un adulto.
- Mai senza cappellino: gran parte del calore corporeo viene dispersa attraverso la testa e le estremità. Un primo cappellino di cotone e un secondo cappellino di lana (con la copertura delle orecchie) possono aiutare a mantenere il calore.
- Monitorare la temperatura della stanza: la temperatura ideale per un neonato si aggira tra i 20 e i 22 gradi Celsius.
- Controllare il collo e parte posteriore della testa: vuoi sapere se il tuo bambino ha caldo o freddo? Toccagli il collo. Se è caldo/tiepido e asciutto, è perfetto!
Perché il tuo neonato rabbrividisce (e perché non è per il freddo!)
Hai notato che i “brividi di freddo” non erano nella lista dei segnali da osservare? E c’è un motivo.
Negli adulti, i brividi sono una strategia naturale per generare calore attraverso il movimento muscolare. Insomma, se qualcuno rabbrividisce, pensiamo subito: “Ha freddo!”. Ma per i neonati sotto i 6 mesi, le cose sono diverse.
I neonati non rabbrividiscono per il freddo.
Prima dei 6 mesi i lattanti non hanno abbastanza massa muscolare per produrre calore rabbrividendo. Quindi, anche se li vedi tremare un po’, non è per il freddo.
E allora, perché capita? Spesso i neonati tremano, specialmente mentre dormono, ed è del tutto normale. Questo accade perché il loro sistema nervoso è ancora in fase di sviluppo. È un sistema “nuovo di zecca”, ancora un po’ impacciato nel gestire gli stimoli interni ed esterni. I brividi e i tremori che ne derivano sono assolutamente innocui e si verificano in oltre il 60% dei bambini sotto il primo mese di vita.
Evoluzione del sistema di termoregolazione
- 0-6 mesi: il tessuto adiposo bruno svolge un ruolo centrale ma il neonato è comunque molto vulnerabile a sbalzi di temperatura.
- 6-12 mesi: il sistema di termoregolazione inizia a diventare più efficiente ma non è ancora paragonabile a quello di un adulto.
Dopo l’anno di vita: il sistema raggiunge una maturità diversa per gestire meglio sia il freddo che il caldo, anche se i bambini rimangono comunque molto sensibili agli sbalzi di temperatura.