Approfondimenti scientifici
Profilassi neonatali
Tutte le procedure assistenziali routinarie, come il bagnetto, le misurazioni, l’esecuzione delle profilassi neonatali dovrebbero essere posticipate per non interrompere il processo fisiologico di adattamento alla vita extrauterina. Il periodo finestra, nel quale il neonato è particolarmente recettivo, vigile e reattivo, è rappresentato dalle prime due-tre ore dalla nascita; in questo intervallo “magico”, raccomandano di non inserire pratiche assistenziali disturbanti, a meno che non siano assolutamente indispensabili e non dilazionabili.
Antibiotico oculare e vitamina K
L’antibiotico oculare è previsto per legge e serve per evitare il rischio (contenuto) di infezione da gonococco, mentre la vitamina K ha lo scopo di prevenire la malattia emorragica neonatale, provocata da un deficit di tale vitamina, che nella forma precoce si manifesta prevalentemente nel tratto gastro-enterico, con un rischio dell’1%. La maggior parte dei protocolli raccomanda una formulazione di vitamina K per via intramuscolo, ma è efficace anche la somministrazione per bocca. In questo caso occorre attenzione che il neonato non sputi o rigurgiti precocemente le gocce e la somministrazione andrà proseguita nel tempo per la prevenzione della forma tardiva.
Genitori informati
Occorre informare preventivamente i genitori sulla loro utilità, rispondendo a eventuali quesiti, chiedendo loro un consenso scritto (più che di consenso sarebbe meglio parlare di “accettazione consapevole di una proposta”). Ogni prassi assistenziale dovrebbe sempre essere presentata e spiegata con largo anticipo – almeno una settimana – per dare ai genitori la possibilità di riflettere e di approfondire, ed eventualmente chiedere altro materiale informativo o un colloquio con gli operatori. Alla base di questo percorso deve sempre esserci un rapporto fiduciario e responsabile tra chi eroga l’assistenza e chi la riceve.