Skip to content

Approfondimenti scientifici

Il Microbiota: un alleato per la salute materna e neonatale

FOCUS: Latte materno e benefici nutrizionali
QUESTO ARTICOLO APPARTIENE AL PRINCIPIO DEL BABY WELLNESS: Rimuovi il termine: Il miglior nutrimento fin dalla nascita Il miglior nutrimento fin dalla nascita

Quando si parla di salute, spesso si pensa agli organi vitali, al sistema immunitario o all’alimentazione. Tuttavia, esiste un alleato silenzioso e fondamentale, raramente considerato: il microbiota. Si tratta dell’insieme di microrganismi – batteri, virus, funghi e altri – che vivono nel corpo umano, colonizzando intestino, pelle, bocca, vie respiratorie e altri distretti corporei. Questo complesso ecosistema ha un ruolo centrale nella digestione, nella difesa immunitaria e persino nell’equilibrio emotivo. La sua importanza diventa ancora più evidente durante la gravidanza, un momento in cui il legame tra madre e figlio è anche microbico.

Durante la gestazione, il microbiota materno non è soltanto parte integrante del benessere della donna, ma si trasforma in un mezzo attraverso cui si trasmette salute al nascituro. Questo fenomeno prende il nome di trasmissione verticale e rappresenta il primo grande passaggio di microrganismi benefici da madre a figlio. Già nel grembo materno, il feto entra in contatto con alcuni di questi microrganismi attraverso la placenta. Successivamente, al momento del parto – soprattutto se avviene per via vaginale – il neonato riceve un ulteriore carico di batteri utili, che rappresentano il primo seme del suo futuro microbiota. È un processo biologico raffinato, paragonabile a una sorta di “eredità invisibile” che prepara il bambino ad affrontare il mondo esterno.

Questo trasferimento di salute prosegue anche dopo la nascita, principalmente grazie all’allattamento al seno. Il latte materno, infatti, è molto più di un semplice alimento: è un veicolo di elementi immunitari e prebiotici fondamentali. Tra questi, spiccano gli oligosaccaridi, zuccheri complessi non digeribili che nutrono selettivamente batteri benefici come Bifidobacteria e Lactobacillus. Inoltre, attraverso il latte, la madre trasmette anticorpi in grado di proteggere il neonato dalle infezioni nei primi mesi di vita, un periodo in cui il sistema immunitario è ancora in fase di maturazione.

Questi anticorpi, vere e proprie proteine specializzate, agiscono come sentinelle dell’organismo, riconoscendo e neutralizzando virus e batteri patogeni. Il loro passaggio dalla madre al bambino durante l’allattamento costituisce una difesa attiva e temporanea, che garantisce una protezione immediata e contribuisce allo sviluppo del sistema immunitario del neonato. Si tratta di una sinergia straordinaria, in cui il corpo materno non solo nutre, ma anche protegge e indirizza la crescita microbica del figlio.

In questo scenario, è essenziale comprendere che non tutti i batteri sono nocivi. Anzi, il corpo umano ospita sia batteri “buoni” che “cattivi”, e la salute dipende dalla loro corretta proporzione. I batteri benefici svolgono funzioni vitali: supportano la digestione, stimolano il sistema immunitario e contrastano la proliferazione di agenti patogeni. Tuttavia, quando questo equilibrio viene compromesso – ad esempio, da stress, alimentazione scorretta o uso eccessivo di antibiotici – si parla di disbiosi, una condizione che può predisporre a malattie.

L’impatto negativo di alcol e fumo sul microbiota

È in quest’ottica che comportamenti nocivi come il consumo di alcol e l’esposizione al fumo durante la gravidanza assumono un peso ancora maggiore. Questi fattori non solo danneggiano la salute materna, ma interferiscono negativamente con il microbiota, alterando il delicato equilibrio tra microrganismi benefici e patogeni. Il fumo, in particolare, è associato a modificazioni della flora intestinale e, secondo alcune evidenze, potrebbe compromettere anche lo sviluppo del microbiota neonatale. L’alcol, invece, riduce l’efficienza del sistema immunitario e può ostacolare la trasmissione di anticorpi attraverso l’allattamento.

Lo sviluppo del microbiota neonatale

Il microbiota del bambino non si forma in modo istantaneo. Alla nascita, l’intestino del neonato è pressoché sterile, ma inizia immediatamente a popolarsi grazie ai microrganismi trasmessi dalla madre e dall’ambiente. Il tipo di parto, il contatto pelle a pelle, la modalità di alimentazione e le condizioni igieniche giocano un ruolo decisivo in questa fase. Nei primi due o tre anni di vita, il microbiota si diversifica gradualmente, stabilizzandosi in risposta all’introduzione di cibi solidi, all’ambiente domestico e all’interazione con altri esseri viventi.

Questo sviluppo, così influenzato dalle scelte e dall’ambiente materno, sottolinea quanto la salute della madre sia strettamente connessa a quella del figlio. Il microbiota, infatti, rappresenta un’eredità biologica complessa e delicata, che si trasmette da una generazione all’altra, influenzando in modo profondo la salute a lungo termine.