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Approfondimenti scientifici

I 6 tipi di contatto con il neonato

FOCUS: Il bonding
QUESTO ARTICOLO APPARTIENE AL PRINCIPIO DEL BABY WELLNESS: Il suo benessere comincia molto prima della nascita

Contatto visivo

La vista è l’ultimo dei sensi a svilupparsi nella sua totalità. Gli occhi del neonato sono fatti per mettere a fuoco dai 18 ai 30 cm, che è esattamente la distanza che c’è tra il viso della mamma e del bambino tenuto in braccio. Inoltre, il neonato è attratto dai contrasti e mette a fuoco cose rotonde e scure (come il capezzolo della mamma e gli occhi).
Il contatto visivo è un potente mezzo di comunicazione perché permette di offrire molti feedback positivi e aiuta i genitori a comprendere lo stato e l’umore del bambino.

Contatto epidermico

Il tatto è il primo senso che si sviluppa in utero e la pelle è l’organo più esteso del corpo. Il mezzo più semplice ed efficace per creare un legame stabile e positivo tra i genitori e il bambino è quello di mettere il neonato nelle braccia della mamma in contatto con la pelle nelle due ore successive al parto, senza attuare nessuna separazione (se il loro stato di salute lo permette).
Il contatto permette ai genitori di imparare a conoscere meglio il loro bambino e a capirne la comunicazione verbale e non verbale. Inoltre, nella madre, il contatto stimola il rilascio di ormoni che favoriscono la produzione del latte materno. Infine, attraverso il contatto fisico, i genitori aiutano il neonato a raggiungere la temperatura esatta di cui ha bisogno.

Olfatto

L’olfatto è una capacità primitiva del cervello che permette di distinguersi e riconoscersi. Infatti, il bambino distingue l’odore della sua mamma da quello di un’altra donna. L’olfatto, stimolato dalla vicinanza e dal contatto, può essere una grande fonte di rassicurazione per il bimbo.

Vocalizzazione e comunicazione

Già nell’utero il bambino sente la voce e il battito del cuore della mamma: suoni che può ritrovare dopo la nascita, quando lei lo tiene vicino a sé e gli parla o canta, rassicurandolo. Lo stesso bambino risponde con mormorii e gorgoglii che confermano la competenza di risposta dei genitori.

Pianto e sorriso

Il pianto è il modo di comunicare del bambino che ha maggiormente impatto sui genitori perché richiama la loro attenzione ed evoca spesso vissuti personali, che ne determinano l’interpretazione e l’approccio.
Il sorriso veicola l’affetto ed è collegato al rilascio di ormoni. Spesso deriva da un comportamento imitativo, perciò i bambini ricambiano il sorriso dei genitori e, in generale, anche tra gli adulti, crea un clima più caldo, disteso e allegro, con la trasmissione di un senso di appagamento.

Allattamento

L’allattamento crea e rinforza il legame attraverso il contatto, la produzione di ormoni e il nutrimento. Tutti i bambini traggono beneficio dall’allattamento al seno, perché il latte materno contiene i nutrienti necessari affinché il neonato goda di buona salute e cresca bene. Il latte materno è un alimento perfetto per la nutrizione di un bambino nei primi mesi di vita, incomparabile rispetto a qualsiasi prodotto artificiale.

Approfondimento scritto da:

alexandra semjonova baby wellness foundation
Dr.ssa Alexandra Semjonova, PhDr., PhD.
Postgraduate Certificate in Prevenzione della Salute Orale in età infantile. Ha conseguito il Master in Perinatologia, in Alimentazione infantile, in Allergologia Pediatrica e in Citologia. Diploma Accademico di I livello in Pedagogia. Socio Ordinario della S.I.O.H. ( Società Italiana di Odontostomatologia per l'Handicap).

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