Approfondimenti scientifici
Gravidanza e regolazione pressoria: percorsi di equilibrio e salute per madre e bambino
I disordini ipertensivi rappresentano una componente significativa nella medicina materno-fetale, comprendendo un insieme eterogeneo di condizioni che possono influenzare profondamente l’andamento della gravidanza e l’esito per madre e feto.
I principali quadri sono comunemente classificati in:
- Ipertensione cronica preesistente
- Ipertensione gestazionale
- Sindrome da preeclampsia ed eclampsia
Ipertensione cronica preesistente
È definita come una pressione arteriosa ≥140/90 mmHg presente prima della gravidanza o diagnosticata entro la 20ª settimana di gestazione. Con un monitoraggio specialistico adeguato, è possibile ottenere esiti materno-fetali favorevoli. La gestione include:
- Terapie farmacologiche compatibili con gravidanza e allattamento
- Sorveglianza clinica e laboratoristica (es. esami ematochimici, ecocardiografia)
- Aspirina a basso dosaggio (60–150 mg/die), raccomandata per ridurre il rischio di preeclampsia (Rolnik et al., 2017)
- Monitoraggio ecografico della crescita fetale e flussimetria doppler a partire dalla 28ª settimana
Ipertensione gestazionale
Diagnosticata dopo la 20ª settimana in donne normotesi in precedenza, rappresenta la forma più comune di ipertensione in gravidanza. La sua evoluzione può variare, con possibile risoluzione post-partum o progressione verso preeclampsia o ipertensione cronica non riconosciuta. Il monitoraggio accurato della pressione arteriosa, unito alla valutazione della proteinuria (tramite rapporto proteine/creatinina o raccolta urine 24 ore), costituisce la base diagnostica per differenziare l’ipertensione gestazionale dalla preeclampsia, caratterizzata dalla presenza di disfunzione endoteliale sistemica e manifestazioni multi-organo (American College of Obstetricians and Gynecologists, 2020). I fattori di rischio per lo sviluppo di ipertensione gestazionale e preeclampsia includono:
- Primiparità
- Età materna estrema (<18 o >40 anni)
- Storia familiare
- Obesità
- Diabete preesistente
- Malattie renali croniche
- Gravidanze gemellari
Il counselling individualizzato e l’educazione alla precoce identificazione di sintomi quali cefalea persistente, disturbi visivi, epigastralgia e movimenti fetali ridotti, sono essenziali per un intervento tempestivo e una gestione ottimale. Le strategie di modifica dello stile di vita – comprensive di controllo ponderale, esercizio fisico regolare e dieta iposodica – supportano il mantenimento di valori pressori nei range fisiologici, contribuendo a ottimizzare l’ambiente intrauterino e la salute materna (Magee et al., 2014).
Sindrome da preeclampsia ed eclampsia
La preeclampsia è una complicanza ipertensiva della gravidanza che colpisce circa il 8% delle gravide (OMS 2022). Si manifesta tipicamente dopo la 20ª settimana di gestazione, con un aumento della pressione arteriosa e la presenza di proteine nelle urine, e può avere conseguenze significative sia per la madre sia per il feto. Tuttavia, negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha compiuto importanti progressi, portando a un miglioramento sostanziale nella diagnosi precoce, nel trattamento e nella prevenzione.
L’eclampsia è una condizione che potrebbe comparire durante la gravidanza, solitamente nelle fasi avanzate o subito dopo il parto, e si manifesta con crisi convulsive in donne che presentano preeclampsia. Anche se può sembrare allarmante, oggi l’eclampsia è ben conosciuta, trattabile e nella maggior parte dei casi gestita con successo grazie alla medicina moderna. Grazie ai progressi nella diagnosi precoce, nella prevenzione e nella gestione multidisciplinare, gli esiti clinici stanno migliorando in modo significativo.
Strategie di prevenzione
L’educazione alla gestione preventiva è fondamentale. Elementi chiave:
- Dieta equilibrata: ricca di frutta, verdura, cereali integrali e povera di sodio, con adeguata assunzione di calcio e magnesio.
- Attività fisica moderata: come camminata o yoga prenatale, migliora la funzione endoteliale e il controllo pressorio.
- Controllo ponderale: mantenere un incremento di peso adeguato secondo le linee guida IOM (Institute of Medicine).
- Supporto psicologico: fondamentale per ridurre ansia e stress, associati a peggioramento del controllo pressorio.
Benessere psicologico nella gravidanza ipertesa
Nelle gravidanze complicate da ipertensione, il vissuto della gestante può essere segnato da un senso di perdita del controllo corporeo, riduzione dell’autoefficacia percepita e una crescente ansia legata alla salute propria e del feto. Questi elementi, spesso accompagnati da sentimenti di inadeguatezza, paura dell’esito negativo e talvolta distacco emotivo come meccanismo di difesa, possono interferire con lo sviluppo naturale del bonding materno-fetale, ovvero quel legame affettivo precoce che si instaura già durante la gestazione.
In questo contesto, interventi mirati al rafforzamento del bonding, come la mindfulness perinatale, la comunicazione intrauterina con il feto e le tecniche di visualizzazione positiva, si rivelano particolarmente efficaci. Queste pratiche aiutano la madre a ritrovare un senso di centralità nel proprio percorso gestazionale, favorendo una continuità affettiva con il bambino e mitigando il senso di passività e medicalizzazione imposto dalla condizione clinica.
La visualizzazione positiva è una tecnica psicocorporea che si basa sull’utilizzo di immagini mentali per evocare emozioni favorevoli, stimolare il rilassamento fisiologico e rafforzare l’autoregolazione emotiva. Applicata in gravidanza, soprattutto in condizioni di vulnerabilità come l’ipertensione, essa può perseguire diversi obiettivi terapeutici e relazionali:
- Rafforzare il legame madre-bambino: immaginare il volto, i movimenti o lo stato di serenità del feto favorisce la costruzione di una relazione affettiva precoce, anche in situazioni di rischio ostetrico.
- Contrastare l’ansia: la visualizzazione di ambienti tranquilli o esperienze rassicuranti, come un parto sereno o la tenerezza del contatto pelle a pelle, contribuisce a modulare l’attività del sistema limbico, in particolare dell’amigdala, e a migliorare il tono vagale, favorendo il rilassamento.
- Promuovere l’autoefficacia: immaginare scenari di salute, forza e benessere rafforza la percezione di competenza materna, riducendo l’impatto psicologico negativo della diagnosi di ipertensione.
Queste tecniche possono essere praticate quotidianamente, anche per brevi periodi (10-15 minuti), guidate da operatori sanitari o attraverso registrazioni strutturate, e rappresentano un importante strumento di promozione della salute mentale perinatale.
Infine, la modalità e il timing del parto devono essere attentamente personalizzati in base al quadro clinico, evitando induzioni precoci in assenza di indicazioni mediche e, quando possibile, favorendo il parto vaginale. Tale approccio, unito a un modello assistenziale multidisciplinare basato su evidenze, consente di assicurare una gestione globale e integrata dei disordini ipertensivi in gravidanza. Ciò massimizza il benessere materno-fetale e valorizza la gravidanza anche in condizioni patologiche come un’occasione unica per la promozione della salute a lungo termine della madre e del bambino.
American College of Obstetricians and Gynecologists. (2020). Hypertension in Pregnancy. ACOG Practice Bulletin No. 222. Obstetrics & Gynecology, 135(6), e237-e260
Brown, M. A., Magee, L. A., Kenny, L. C., et al. (2018). Hypertensive Disorders of Pregnancy: ISSHP Classification, Diagnosis, and Management Recommendations for International Practice. Hypertension, 72(1), 24-43
Magee, L. A., Pels, A., Helewa, M., et al. (2014). Diagnosis, evaluation, and management of the hypertensive disorders of pregnancy. Pregnancy Hypertension, 4(2), 105-145
Rana, S., Lemoine, E., Granger, J., & Karumanchi, S. A. (2019). Preeclampsia: Pathophysiology, Challenges, and Perspectives. Circulation Research, 124(7), 1094-1112.
Rolnik, D. L., Wright, D., Poon, L. C., et al. (2017). Aspirin versus placebo in pregnancies at high risk for preterm preeclampsia. New England Journal of Medicine, 377(7), 613-622
Sibai, B. M. (2019). Diagnosis, prevention and management of eclampsia. American Journal of Obstetrics and Gynecology, 226(5), S99-S109