Approfondimenti scientifici
Fontanelle craniche nel neonato
Il cranio rappresenta la struttura scheletrica della testa ed è composto da 22 ossa unite da suture craniche. Nel neonato, oltre alle ossa e alle suture, si osservano delle aree molli e fibrose dette fontanelle craniche, localizzate nei punti di intersezione tra due o più suture.
Il termine fontanella deriva dalla percezione di una pulsazione che può ricordare il movimento dell’acqua in una piccola fontana. Queste strutture hanno una funzione fondamentale: rendono il cranio più flessibile per consentire il passaggio nel canale del parto e permettono una rapida crescita del cervello, specialmente durante il primo anno di vita.
Tipologie e caratteristiche delle fontanelle
Nel complesso, le fontanelle sono sei, ma le due principali e più facilmente palpabili sono:
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La fontanella anteriore (Bregma): di forma romboidale, con un diametro compreso tra 2 e 4 cm. È la più ampia e visibile.
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La fontanella posteriore (Lambda): di forma triangolare, con un diametro di circa 1 cm.
La palpazione delle fontanelle si effettua con il neonato in posizione seduta e in uno stato di calma. In queste condizioni, le fontanelle si presentano al tatto come tessuti fibrosi a livello delle ossa craniche, e le pulsazioni che si percepiscono sono del tutto normali.
Durante la crescita, le fontanelle si chiudono progressivamente quando il tessuto osseo sostituisce quello fibroso:
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La fontanella posteriore si chiude tra le 6 settimane e i 3 mesi di vita.
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La fontanella anteriore inizia la chiusura attorno ai 6 mesi, completandosi tra i 18 e i 24 mesi.
Anomalie della fontanella
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Fontanella infossata: può indicare disidratazione.
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Fontanella sollevata o bombata: può verificarsi durante il pianto o se il bambino è in posizione sdraiata.
Una chiusura prematura delle fontanelle (craniosinostosi) può interferire con la corretta crescita del cranio, comportando deformazioni.
Prevenzione della plagiocefalia posizionale
La plagiocefalia (appiattimento del cranio) può insorgere quando il bambino trascorre molto tempo in posizione supina. Per prevenirla è consigliato far trascorrere del tempo al neonato a pancia in giù (tummy time), sempre sotto la supervisione di un adulto e alternare la posizione della testa nella culla o nella carrozzina, aiutando a prevenire l’appiattimento unilaterale dovuto a stimoli visivi o sonori preferenziali.
Posizioni posturali consigliate
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Postura semi-seduta: sostiene il tronco lasciando la testa libera di muoversi, favorendo l’esplorazione dell’ambiente.
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Prono sul torace del genitore (0-2 mesi): stimola l’attaccamento e rinforza la muscolatura cervicale e dorsale.
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Prono sul fasciatoio (da 2 mesi in poi): utile per sviluppare il controllo del capo e le capacità motorie propedeutiche al gattonamento.
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In braccio: alternare i lati di appoggio favorisce lo sviluppo simmetrico dei muscoli del collo e la rotazione attiva del capo.
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In braccio in posizione raccolta: mantenere una postura ergonomica, variando il lato su cui si tiene il bambino.
Le fontanelle sono elementi chiave per lo sviluppo cranico del neonato e la loro corretta osservazione fornisce indicazioni utili sullo stato di salute del piccolo. Allo stesso tempo, una gestione attenta delle posture fin dai primi mesi di vita è essenziale per favorire uno sviluppo armonico e prevenire eventuali deformità craniche posizionali.