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Approfondimenti scientifici

Cambio dell’ora: l’adattamento del neonato all’autunno e lo sviluppo del ritmo circadiano

AUTORE: Dott.ssa Alexandra Semjonova. PhD, MBA
FOCUS: Neonato in autunno

In autunno, il passaggio dall’ora legale a quella solare costituisce una variazione ambientale sottile ma significativa, capace di influenzare i delicati meccanismi neurofisiologici che regolano il sonno e la veglia nei neonati e nei bambini nella prima infanzia.

Nei primi mesi di vita, il ritmo circadiano è ancora in fase di maturazione e risente fortemente degli stimoli esterni, in particolare del ciclo luce-buio, che funge da principale sincronizzatore biologico (zeitgeber). La riduzione delle ore di luce naturale e la variazione artificiale dell’orario possono alterare temporaneamente l’omeostasi del ritmo sonno-veglia, con ripercussioni sull’umore, sulla qualità del sonno e sulla regolazione endocrina.

Le caratteristiche ambientali dell’autunno, associate al cambiamento dell’ora, assumono un ruolo determinante nel modulare l’adattamento fisiologico nei neonati, con possibili differenze tra i bambini nati in questa stagione e quelli nati in altri periodi dell’anno. La comprensione di tali dinamiche consente di identificare strategie preventive e correttive per favorire un adeguato sviluppo del ritmo biologico e il benessere psico-fisico del bambino.

Il ritmo circadiano

Il ritmo circadiano è un ciclo biologico di circa 24 ore che regola i processi fisiologici quotidiani, tra cui il sonno, la temperatura corporea, la secrezione ormonale e il comportamento alimentare. Nei neonati, questo ritmo non è presente alla nascita ma si sviluppa gradualmente nelle prime settimane di vita, in stretta relazione con stimoli esterni (zeitgeber) come la luce, la temperatura ambientale e l’interazione sociale.

Dal punto di vista neurobiologico, il ritmo circadiano è orchestrato dal nucleo soprachiasmatico (SCN) dell’ipotalamo, la struttura che funge da “orologio biologico centrale”. La sua maturazione postnatale è essenziale per la sincronizzazione dei ritmi interni con i cicli ambientali.

Fasi dello sviluppo circadiano
  • 0-6 settimane: assenza di ritmo circadiano consolidato; prevale un’alternanza irregolare di sonno e veglia.
  • 6-12 settimane: inizia la secrezione ritmica della melatonina (soprattutto in risposta alla diminuzione della luce).
  • 6 mesi circa: si stabilizza il ritmo sonno-veglia in risposta ai cicli luce-buio.

 

Il cambio dell’ora e il neonato: perché può influenzarlo

Il cambio dall’ora legale a quella solare, che in Europa avviene tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, comporta una variazione artificiale del ciclo luce-buio, con un’anticipazione della luce mattutina e un’accelerazione del crepuscolo serale.

Questi cambiamenti possono:

  • Interferire con la maturazione del ritmo circadiano, soprattutto nei neonati tra 1 e 6 mesi.
  • Alterare i segnali ambientali che regolano la produzione di melatonina, l’ormone chiave dell’addormentamento.
  • Modificare la qualità e la distribuzione del sonno nei primi giorni post-cambio, con maggiore difficoltà nell’addormentarsi o risvegli precoci.

Nei neonati, l’assenza di una regolazione autonoma completamente sviluppata rende il ritmo sonno-veglia più vulnerabile a variazioni anche lievi del contesto ambientale.

I neonati nati in autunno: sviluppo circadiano e adattamento stagionale

I neonati che nascono in autunno si trovano a regolare il proprio ritmo circadiano proprio mentre l’ambiente circostante cambia profondamente, con una progressiva riduzione della luce naturale, una maggiore esposizione al buio e alla vita domestica, e il passaggio dall’ora legale all’ora solare.

Dal punto di vista fisiologico, nei bambini nati in autunno si osserva talvolta:

  • Anticipazione della produzione endogena di melatonina (che inizia in risposta al buio).
  • Maggiore tendenza all’addormentamento precoce, con possibile anticipazione dei risvegli.
  • Rischio di ritmo sonno-veglia avanzato, soprattutto se l’ambiente domestico è privo di stimolazione luminosa adeguata nelle ore pomeridiane.

Se si confrontano i nati in autunno con quelli di altre stagioni, emergono differenze interessanti:

  • I nati in primavera/estate si sviluppano in un contesto con più ore di luce, che favorisce una regolazione più lineare e progressiva del ritmo circadiano.
  • I nati in inverno possono avere un’esposizione alla luce solare ancora più limitata, ma si trovano in un ambiente già stabilizzato dall’ora solare.
  • I nati in autunno, invece, sperimentano una transizione doppia: riduzione della luce naturale e cambio dell’ora, rendendoli più suscettibili a una fase di disadattamento temporaneo.
Potenziali sintomi di disadattamento circadiano nei neonati
  • Irritabilità serale o notturna
  • Risvegli anticipati o sonno frammentato
  • Difficoltà nell’allineamento ai nuovi orari di poppata o addormentamento
  • Riduzione della qualità del sonno REM
Strategie per favorire l’adattamento
  • Esposizione alla luce naturale nelle ore centrali del giorno per rinforzare i segnali ambientali
  • Mantenimento di routine regolari per alimentazione, bagnetto, e nanna.
  • Uso di illuminazione graduale la sera per simulare il crepuscolo e favorire la secrezione di melatonina.
  • Evitare la sovrastimolazione dopo il tramonto (es. luci forti, schermi, giochi attivi).
  • Adattare gli orari di sonno con spostamenti graduali di 10–15 minuti al giorno, nei 3–5 giorni precedenti e successivi al cambio dell’ora.

 

Luce naturale, cambiamento stagionale e influenza ormonale sull’umore infantile

Il cambio dall’ora legale all’ora solare comporta una modificazione significativa del ciclo luce-buio percepito dai bambini: al mattino la luce è presente più precocemente, mentre al pomeriggio il buio cala prima. Questo spostamento del fotoperiodo può avere effetti neurofisiologici, in particolare sul sistema neuroendocrino e sull’umore infantile, poiché la luce solare rappresenta uno dei principali sincronizzatori dell’orologio biologico. L’esposizione alla luce naturale agisce direttamente sull’ipotalamo attraverso la via retino-ipotalamica, che trasmette segnali al nucleo soprachiasmatico (SCN), responsabile della sincronizzazione dei ritmi circadiani.

In risposta alla luce solare, vengono modulati diversi ormoni chiave:

  • Cortisolo: i livelli sierici di cortisolo seguono un ritmo circadiano, con un picco al mattino che favorisce il risveglio e l’attivazione. La luce del mattino rafforza questo picco fisiologico, sostenendo uno stato di vigilanza e reattività.
  • Melatonina: la secrezione endogena della melatonina, ormone della pineale con effetto ipnoinducente, viene inibita dalla luce e stimolata dal buio. Il buio precoce del pomeriggio anticipa la secrezione melatoninica, favorendo un calo di energia e un umore più “ritirato” o deflesso, soprattutto nei bambini più sensibili.
  • Serotonina: precursore della melatonina e regolatore dell’umore, la serotonina viene potenziata dall’esposizione alla luce solare. Minori ore di luce durante l’autunno possono corrispondere a una riduzione della sintesi serotonergica, con impatti sull’umore, sul comportamento esplorativo e sul tono vitale.

Diversi studi hanno sottolineato il legame tra esposizione alla luce naturale e:

  • Regolazione dell’umore e della reattività emotiva;
  • Miglioramento della qualità del sonno attraverso l’allineamento dei ritmi circadiani;
  • Riduzione dei sintomi simil-depressivi stagionali nei bambini predisposti (forme lievi di SAD – Seasonal Affective Disorder).

 

In relazione al cambio dell’ora e alla diminuzione delle ore di luce, le principali società pediatriche e neuropsichiatriche dell’infanzia (SIP, SINPIA, AAP) raccomandano:

  • Favorire l’esposizione alla luce naturale al mattino e nel primo pomeriggio, anche solo per brevi periodi, possibilmente all’aria aperta (parco, passeggiata, terrazza);
  • Evitare l’esposizione a schermi retroilluminati nelle ore serali, per non interferire con la secrezione endogena di melatonina;
  • Stabilire routine regolari che includano attività diurne dinamiche e rituali serali prevedibili, per rafforzare il ciclo sonno-veglia;
  • Nei bambini più grandi (3–6 anni circa), l’utilizzo di lampade a spettro completo può aiutare nei casi di disadattamento importante al buio precoce.

Il passaggio all’ora solare, insieme alla naturale riduzione della luce diurna durante l’autunno, rappresenta un periodo di transizione importante per l’organismo in via di sviluppo. Una gestione ambientale consapevole può supportare un adattamento più armonico e fisiologico al cambio stagionale e orario, promuovendo il benessere globale del bambino.

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