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Approfondimenti scientifici

Adattamenti fisiologici della donna in gravidanza: dinamiche biologiche in contesti di elevata temperatura

AUTORE: Dott.ssa Cristina Panizza
FOCUS: Famiglia e maternità

La gravidanza comporta significative modificazioni fisiologiche, tra cui cambiamenti nei sistemi di termoregolazione e metabolismo. Durante i mesi estivi, l’esposizione a temperature elevate rappresenta un fattore di rischio per l’equilibrio omeostatico materno-fetale, rendendo necessarie strategie preventive mirate.

Fisiologia materna e rischi dell’ipertermia in gravidanza

L’ipertermia materna — definita come un incremento della temperatura corporea centrale oltre i 38°C — può causare ipertermoregolazione inefficace, iperidrosi e disidratazione osmotica, compromettendo la perfusione placentare e aumentando il rischio di ipossia fetale e danno neurocomportamentale. Studi epidemiologici correlano l’esposizione a temperature elevate con un incremento di parto pretermine, IUGR e anomalie neurologiche (ISS, 2023).

Dal punto di vista fisiologico, la gestante presenta un aumento del metabolismo basale e del volume plasmatico, con una capacità termoregolatoria ridotta, dovuta a modificazioni del sistema nervoso autonomo e alla risposta sudomotoria rallentata. L’iperattivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone può indurre squilibri elettrolitici. È quindi fondamentale un apporto idrico ed elettrolitico adeguato, con particolare attenzione a sodio, potassio e magnesio (Edwards, 2019).

Le misure comportamentali includono evitare l’esposizione solare nelle ore centrali, utilizzare indumenti traspiranti, e mantenere ambienti climatizzati o ventilati. L’attività fisica moderata e pianificata in orari freschi contribuisce a ridurre lo stress termico.

Dal punto di vista nutrizionale, è necessario un apporto equilibrato di micronutrienti antiossidanti e liquidi per contrastare lo stress ossidativo e prevenire disordini metabolici. Il monitoraggio clinico deve includere valutazione della pressione arteriosa, peso corporeo, bilancio idrico e funzionalità renale, specialmente in donne con patologie concomitanti come preeclampsia o diabete gestazionale (Chen, 2020).

Tabella 1. Consigli nutrizionali per la donna in gravidanza in estate

Categoria alimentare Raccomandazioni specifiche Benefici principali
Frutta e verdura fresca Minimo 5 porzioni al giorno, ricche di vitamine e antiossidanti Contrasto allo stress ossidativo, idratazione
Proteine magre Pesce azzurro, pollo, legumi Supporto alla crescita fetale e riparazione tessutale
Cereali integrali Pane, pasta integrale, riso integrale Controllo glicemico stabile
Liquidi Acqua naturale, acque minerali ricche di elettroliti Prevenzione disidratazione e squilibri elettrolitici
Alimenti da limitare Cibi ad alto contenuto di zuccheri raffinati, caffeina Evitare disidratazione e variazioni glicemiche
Attenzioni aggiuntive per la donna in gravidanza durante l’estate
1. Alimentazione bilanciata e ricca di nutrienti
Durante la stagione estiva, è fondamentale che la donna in gravidanza segua una dieta bilanciata, ricca di frutta e verdura fresca per garantire un apporto adeguato di vitamine, minerali e antiossidanti, fondamentali per contrastare lo stress ossidativo indotto dal calore elevato. L’assunzione di alimenti ricchi di folati, ferro e calcio deve essere mantenuta, favorendo al contempo pasti leggeri e facilmente digeribili per evitare disfunzioni gastrointestinali tipiche del caldo, come nausea e reflusso. La preferenza per cibi a basso indice glicemico contribuisce a stabilizzare i livelli di glucosio ematico e prevenire picchi glicemici (ISS, 2023).

 

2. Idonea idratazione e bilancio elettrolitico
L’idratazione è uno degli aspetti più critici per la donna gravida in estate. L’aumentata sudorazione richiede un incremento del consumo di acqua naturale e di bevande ricche di elettroliti (come soluzioni reidratanti o acque minerali bilanciate) per prevenire disidratazione e squilibri elettrolitici. È consigliato evitare bevande contenenti caffeina o zuccheri raffinati, che possono peggiorare lo stato di disidratazione. Monitorare la frequenza e il colore della diuresi rappresenta un metodo semplice e immediato per valutare lo stato di idratazione.

 

3. Protezione solare e prevenzione dell’eritema solare
L’esposizione solare diretta va limitata, specialmente nelle ore centrali della giornata, per evitare colpi di calore e danni cutanei. È raccomandato l’uso di filtri solari ad alta protezione (SPF ≥ 30) formulati per pelli sensibili e gravide, oltre all’uso di cappelli a tesa larga e occhiali da sole protettivi. La protezione cutanea è importante anche per prevenire alterazioni pigmentarie tipiche della gravidanza, come il cloasma gravidico, che possono essere accentuate dall’esposizione ai raggi UV (Gagnon, 2017).

 

4. Gestione dell’attività fisica e del riposo
L’attività fisica rimane un elemento importante per la salute materna, ma in estate deve essere pianificata in modo da evitare l’esposizione a calore eccessivo. L’esercizio va svolto nelle ore più fresche, con pause frequenti e in ambienti ventilati. Il riposo è fondamentale per recuperare dallo stress termico; favorire il sonno in ambienti freschi e oscurati aiuta a preservare la qualità del sonno, riducendo il rischio di affaticamento e irritabilità (Lankisch, 2018).

 

5. Monitoraggio clinico e prevenzione delle complicanze
Oltre alle visite di routine, la donna gravida deve essere monitorata per segni di disidratazione, ipertensione indotta dalla gravidanza e alterazioni elettrolitiche, particolarmente frequenti durante la stagione calda. La valutazione periodica della pressione arteriosa, della diuresi e dei parametri ematici (elettroliti, azotemia, creatinina) è fondamentale, soprattutto nelle gravidanze a rischio. In caso di sintomi quali vertigini, cefalea intensa o gonfiore improvviso, è indispensabile consultare tempestivamente il medico.

 

La stagione estiva richiede un’attenzione particolare alle esigenze fisiologiche e metaboliche della donna in gravidanza. Un approccio multidimensionale che comprenda una dieta equilibrata, idratazione costante, protezione solare adeguata, esercizio fisico moderato e monitoraggio clinico regolare è fondamentale per garantire un ambiente ottimale al mantenimento dell’omeostasi materno-fetale. L’implementazione di tali strategie consente di minimizzare i rischi associati allo stress termico e di promuovere la salute materno-fetale, assicurando un percorso gestazionale sicuro e favorevole anche nelle condizioni ambientali più sfidanti.

Chen, H., Li, C., & Zheng, X. (2020). Maternal heat exposure and risk of preterm birth: A systematic review and meta-analysis. Environmental Research

Edwards, M., & van den Heuvel, M. I. (2019). Thermoregulation in pregnancy and implications for fetal development. American Journal of Physiology – Regulatory, Integrative and Comparative Physiology

Gagnon, R., & Shulman, R. J. (2017). Maternal hyperthermia and pregnancy outcome: Clinical implications and prevention strategies. Obstetrics and Gynecology Clinics of North America

Istituto Superiore di Sanità: Linee guida sulla gravidanza fisiologica nel dicembre, 2023

Lankisch, M., & Uebing, A. (2018). Electrolyte balance in pregnancy: Role of magnesium and potassium in maternal and fetal health. Journal of Maternal-Fetal & Neonatal Medicine