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Approfondimenti scientifici

Cinture di sicurezza in gravidanza: indicazioni e normativa italiana

AUTORE: Dott.ssa Maria Vicario, Dott.ssa Mara Pavan & Dott.ssa Alexandra Semjonova
FOCUS: Famiglia e maternità

L’utilizzo delle cinture di sicurezza in gravidanza rappresenta un elemento fondamentale per la tutela della salute materna e fetale durante la circolazione stradale. Questo articolo analizza la normativa vigente in Italia, con riferimento al Codice della Strada, le modalità corrette di indossare la cintura durante la gravidanza, l’importanza della sua applicazione e le eventuali eccezioni previste. Il corretto utilizzo della cintura di sicurezza è essenziale per ridurre il rischio di lesioni materno-fetali in caso di incidente stradale, uno degli eventi traumatici più comuni e pericolosi in gravidanza.

Il traffico stradale rappresenta una delle principali cause di trauma in gravidanza. La protezione della donna gravida durante la guida o il trasporto in auto è cruciale per prevenire conseguenze potenzialmente gravi per la madre e il feto. La cintura di sicurezza è lo strumento più efficace per ridurre il rischio di lesioni in caso di collisione. In Italia, il Codice della Strada regola l’obbligo e le modalità di utilizzo delle cinture di sicurezza anche per le donne in gravidanza.

Protezione in auto durante la gravidanza

La donna in gravidanza deve usare la cintura di sicurezza in auto per molteplici motivi cruciali legati alla sicurezza materno-fetale:

  1. Protezione contro traumi da incidente: in caso di collisione o frenata improvvisa, la cintura di sicurezza limita gli spostamenti bruschi della donna, riducendo il rischio di impatti diretti sull’addome, che potrebbero causare lesioni al feto o complicanze ostetriche come distacco intempestivo di placenta, rottura delle membrane o parto pretermine.
  2. Riduzione del rischio di lesioni materne: la cintura previene che la madre venga sbalzata contro il volante, il parabrezza o altre parti dure dell’abitacolo, diminuendo la probabilità di traumi gravi.
  3. Regolazione della forza dell’impatto: la cintura distribuisce la forza dell’urto su parti più robuste del corpo (bacino e torace), proteggendo gli organi interni delicati e l’utero gravido.
  4. Sicurezza per il feto: poiché il feto dipende dalla madre per ossigenazione e nutrimento, la protezione della donna si traduce automaticamente in tutela della vita e dello sviluppo fetale.
  5. Obbligo legale: in Italia, come previsto dal Codice della Strada, tutte le persone a bordo di un veicolo devono indossare la cintura di sicurezza, senza eccezioni per le donne in gravidanza.

 

Normativa Italiana: il Codice della Strada

Secondo l’articolo 172 del Codice della Strada italiano (D.lgs. 285/1992 e successive modifiche e integrazioni), tutti gli occupanti di veicoli a motore devono indossare le cinture di sicurezza durante la marcia. La normativa non prevede deroghe esplicite per le donne in gravidanza, sottolineando così l’obbligo generale di utilizzo della stessa.

In caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, l’inosservanza comporta sanzioni amministrative. Inoltre, la mancata utilizzazione della cintura aumenta il rischio di lesioni gravi in caso di incidente, che in gravidanza può tradursi in esiti fetali sfavorevoli, quali aborto, parto pretermine o trauma fetale.

 

Importanza dell’uso della cintura di sicurezza in gravidanza

Numerosi studi epidemiologici e clinici confermano che l’utilizzo della cintura di sicurezza riduce significativamente il rischio di lesioni gravi in caso di incidente stradale. In particolare:

  • La cintura limita lo spostamento della donna verso il volante o il parabrezza, riducendo il rischio di trauma addominale.
  • Protegge il feto da forze di decelerazione improvvise e impatti diretti.
  • Riduce la probabilità di complicanze ostetriche correlate a traumi, come distacco intempestivo di placenta, rottura delle membrane o parto pretermine.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e le principali società scientifiche di ostetricia e pediatria raccomandano l’uso della cintura di sicurezza in gravidanza come misura di prevenzione primaria.

Indicazioni per il corretto utilizzo della cintura di sicurezza in gravidanza

Il corretto posizionamento della cintura di sicurezza durante la gravidanza non solo aumenta l’efficacia protettiva del dispositivo in caso di incidente, ma è anche essenziale per prevenire compressioni sull’utero gravido, sulla placenta e sul feto. Numerose società scientifiche, tra cui l’ACOG (American College of Obstetricians and Gynecologists), raccomandano l’utilizzo continuo della cintura in gravidanza, a condizione che venga indossata in modo appropriato (Figura n. 1).


Figura 1. Modalità corretta di indossare la cintura in gravidanza

  1. Cintura addominale (fascia orizzontale)

La fascia inferiore della cintura deve essere posizionata al di sotto del pancione, aderente alla parte superiore delle cosce e al bacino, mai sopra l’addome. Questa posizione sfrutta la resistenza delle ossa pelviche per distribuire l’energia cinetica in caso di impatto, evitando la compressione diretta dell’utero gravido.

    • Durante il secondo e terzo trimestre, l’utero diventa un organo addominale a tutti gli effetti, sporgente e più vulnerabile a traumi esterni.
    • Una pressione errata sull’utero (es. cintura posizionata sopra la pancia) può aumentare il rischio di distacco intempestivo di placenta, riduzione del flusso ematico utero-placentare, e traumi fetali diretti.
    • Un corretto posizionamento consente di proteggere i grandi vasi addominali (arteria aorta e vena cava inferiore), la cui compressione può alterare la perfusione placentare e causare ipossia fetale.
  1. Cintura trasversale (fascia diagonale)

La fascia trasversale deve passare al centro del torace, tra i seni, e appoggiarsi saldamente sulla clavicola e sulla spalla, mai sotto il braccio né dietro la schiena. Questo garantisce una distribuzione equilibrata delle forze in caso di decelerazione, proteggendo il torace materno ed evitando traumi diretti al fondo uterino, che si trova in prossimità dello sterno nelle fasi avanzate della gravidanza.

    • La posizione corretta permette di evitare compressione diretta sullo sterno e sulla parte superiore dell’utero gravido.
    • Garantisce la protezione degli organi vitali materni, come cuore e polmoni, e riduce il rischio di fratture costali in caso di urto.
  1. Aderenza della cintura al corpo

È fondamentale che entrambe le fasce della cintura aderiscano perfettamente al corpo, senza pieghe, spazi o allentamenti, in quanto una cintura mal posizionata o troppo larga perde gran parte della sua efficacia.

    • L’efficacia protettiva della cintura dipende dalla trasmissione controllata delle forze d’urto alle strutture scheletriche (bacino, spalle, torace) e non ai tessuti molli come l’addome.
    • Una cintura non aderente può “scivolare” durante un impatto, spostandosi verso l’addome e causando traumi gravi.
  1. Posizione del sedile e distanza dal volante

La donna in gravidanza dovrebbe regolare il sedile dell’auto in posizione verticale o leggermente inclinata, con la schiena ben appoggiata, per mantenere una postura stabile e fisiologica.

    • Si raccomanda una distanza minima di 25-30 cm tra il fondo uterino e il volante, per evitare traumi diretti in caso di attivazione dell’airbag o collisione frontale.
    • È preferibile avvicinare il sedile ai pedali piuttosto che sporgersi in avanti, in modo da mantenere il bacino stabile e la schiena ben aderente allo schienale.

 

Indicazioni ostetriche durante la gravidanza

I legamenti e le articolazioni diventano più lassi sotto l’effetto del progesterone e della relaxina, aumentando la vulnerabilità in caso di movimenti bruschi. Una cintura ben posizionata aiuta a ridurre il rischio di lesioni muscolo-scheletriche.

In presenza di condizioni cliniche particolari (gravidanze gemellari, polidramnios, placenta previa, minaccia di parto pretermine), si raccomanda un consulto con il ginecologo per valutare se utilizzare dispositivi adattatori (es. cinturini per gravidanza) che distribuiscano meglio la pressione.

 

Eccezioni e consigli particolari

La normativa italiana non prevede eccezioni all’obbligo di cintura di sicurezza per le donne in gravidanza. Tuttavia, in presenza di particolari condizioni cliniche (ad esempio gravidanze a rischio, placentazione anomala o complicanze ostetriche), è consigliabile che il medico fornisca indicazioni personalizzate, anche riguardo all’uso di dispositivi di sicurezza specifici, quali:

  • Cinture di sicurezza con adattatori per gravidanza, progettate per distribuire la pressione in modo sicuro lontano dall’addome.
  • Seggiolini o supporti per mantenere una posizione corretta e stabile durante il viaggio.

In ogni caso, non è mai consigliabile viaggiare senza cintura, in quanto i rischi legati a un incidente senza protezione superano di gran lunga quelli derivanti da un uso corretto della cintura.

Il ruolo del personale sanitario nell’educazione sanitaria sull’uso della cintura di sicurezza in gravidanza

Il personale sanitario (infermiere, quale professionista della prevenzione e della promozione della salute, unitamente a quello ostetrico), riveste un ruolo fondamentale nel fornire alle donne in gravidanza un’informazione corretta e basata su evidenze scientifiche riguardo l’utilizzo della cintura di sicurezza durante gli spostamenti in automobile.

Nonostante la normativa vigente preveda la possibilità di esenzione in presenza di particolari condizioni di rischio, la letteratura internazionale evidenzia che tali situazioni sono estremamente rare, mentre risultano ben documentati i benefici dell’utilizzo della cintura anche in gravidanza. Studi osservazionali e ricerche sperimentali dimostrano una significativa riduzione degli esiti avversi materno-fetali in caso di incidente tra le donne che indossano correttamente la cintura rispetto a quelle che ne fanno a meno.

Alla luce di tali evidenze, l’infermiere (in collaborazione con l’ostetrica), nell’ambito dell’assistenza prenatale e dei percorsi di educazione sanitaria, ha il compito di:

  • Promuovere la consapevolezza che l’uso della cintura rappresenta una misura di sicurezza efficace e non comporta rischi per il feto;
  • Educare le gestanti al corretto posizionamento della cintura di sicurezza, con la fascia addominale collocata al di sotto del pancione, ben aderente alle anche, e la fascia diagonale posta tra le mammelle e lateralmente rispetto all’addome;
  • Contrastare convinzioni errate e disinformazione, favorendo una cultura della prevenzione basata su comportamenti responsabili e sicuri;
  • Integrare l’educazione alla sicurezza stradale nei programmi di counselling infermieristico e nei corsi di accompagnamento alla nascita.

L’educazione sanitaria su questo tema risponde pienamente alla mission infermieristica e ostetrica di tutela della salute della donna e del nascituro, oltre che alle raccomandazioni contenute nelle linee guida nazionali sulla gravidanza fisiologica, le quali sottolineano come l’uso della cintura non presenti rischi e sia efficace nel ridurre le conseguenze di eventuali incidenti.

Il coinvolgimento attivo del personale sanitario nella diffusione di tali conoscenze contribuisce a promuovere comportamenti preventivi consapevoli, rafforzando la sicurezza materno-fetale e valorizzando la funzione educativa e di advocacy della professione infermieristica e ostetrica.

Codice della Strada italiano, D.Lgs. 285/1992 e successive modifiche.

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Normativa cinture di sicurezza, 2023.

American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG). Seat Belt Use During Pregnancy. Committee Opinion No. 759, 2018.

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