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Approfondimenti scientifici

Tummy time dalla nascita ai 6 mesi

FOCUS: Sviluppo motorio nel neonato
QUESTO ARTICOLO APPARTIENE AL PRINCIPIO DEL BABY WELLNESS: Lo sviluppo armonico del bambino

Un primo vero Tummy Time è il contatto pelle a pelle (skin to skin) tra la mamma e il suo neonato. Questo contatto rinforza il legame affettivo e può contribuire allo sviluppo sensoriale e motorio del bambino.

Curiosità: la pratica “skin-to-skin” (pelle a pelle) con i neonati è stata introdotta negli anni ’70 e ’80 come parte delle pratiche di assistenza ostetrica e neonatale per promuovere il legame madre-bambino (bonding post natale) e migliorare il benessere del neonato.

Una delle principali azioni nutritive e di coordinamento che il bambino compie in questa delicata fascia d’età è l’allattamento al seno. Che sia al seno o al biberon è necessario porgergli sia il seno destro che sinistro oppure il biberon sia dalla parte destra che sinistra. Questo per consentirgli di muovere entrambe le mani verso il seno o i vestiti della mamma.

Tenere il neonato in braccio è un’esperienza preziosa per entrambi, genitori e bambino. Il contatto fisico tra genitore e neonato è essenziale per stabilire e rafforzare il legame affettivo. Tenere il neonato in braccio permette al bambino di sentire il calore e il battito del cuore del genitore, fornendo una sensazione di sicurezza e amore. Tenere il neonato in braccio offre al bambino una varietà di stimolazioni sensoriali, inclusi il tatto, il movimento e la voce del genitore. Queste esperienze sensoriali sono importanti per lo sviluppo cognitivo e emotivo del neonato In questo contesto si consiglia di adottare la cosiddetta “posizione a U” ovvero tenere il bambino in una posizione con il collo e la testa sostenuti con le mani e il corpo in un arco naturale. Infine, quando si tiene il bambino in braccio, è consigliato fornire un supporto delicato sotto le natiche per garantire una posizione comoda e sicura.

In un neonato le vie uditive sono più sviluppate di quelle visive. È bene quindi stimolare l’udito tramite canzoncine a basso volume e letture con linguaggio ritmico e ripetitivo. I bambini amano i movimenti e il ballo, che sono stimolazioni per l’apparato vestibolare.

Curiosità sulla vista. Alla nascita il bambino è dotato di percezioni visive ma non visioni vere e proprie. La visione vera e propria dipende anche da altre percezioni sensoriali come tatto, udito, olfatto, gusto, movimento. I giochi aiutano il bambino a sviluppare la percezione della profondità e distanza. Verso i 2-3 mesi, agitando le manine colpirà i giochi e poi aprirà la mano per afferrarli. Verso i 6 mesi il bambino raggiunge una buona coordinazione oculo-manuale. I ricercatori norvegesi Colwyn Trevarthen & Stephen N. Malloch hanno riconfermato che i primi movimenti del bambino accompagnati con la musica ritmica aiutano alla percezione dell’equilibrio e dello spazio. Il ballo allena ritmo, memoria e coordinazione. È bene far ascoltare al bambino suoni di diversa intensità. Questa attività aiuta il bambino ad esprimersi con tonalità di voce diverse.

I movimenti (in questo caso riflessi neonatali) favoriscono lo sviluppo del cervello e i conseguenti movimenti volontari del neonato e lattante. Ecco quindi l’importanza di massaggiare le terminazioni nervose nelle articolazioni, muscoli, legamenti e orecchio interno sin dai primi giorni di vita, seguendo il proprio istinto. Il massaggio contribuisce a migliorare il coordinamento muscolare perciò anche lo sviluppo motorio. Le mani e l’ambiente circostante devono essere caldi. Mano a mano che il bambino cresce è possibile introdurre elementi nuovi al massaggio. Vanno alternate carezze delicate a pressioni un po’ più decise. In questo modo si stimolano le terminazioni nervose e il bambino prende consapevolezza del suo corpo. Per aiutare quest’ultimo passaggio è bene denominare le parti del corpo che si vanno a toccare, magari con una dolce canzoncina.

Curiosità. Il massaggio neonatale potrebbe stimolare il riflesso di Moro. Si tratta di uno dei riflessi neonatali primari (o arcaici) e si manifesta con una reazione di soprassalto, accompagnata dall’apertura delle braccia e dall’estensione degli arti inferiori del neonato. In pratica, quando sente un suono inaspettato o viene lasciato di scatto in posizione supina, oppure soffiandogli sul viso, il neonato compie dei gesti come se cercasse di aggrapparsi a qualcosa.

Il Tummy Time aiuta il coordinamento occhio-mano: a partire dall’età di circa 4 mesi il bambino inizierà a portare l’oggetto che afferra con le mani verso la bocca. Durante il primo anno, la bocca del bambino gioca un ruolo importante nel suo sviluppo in quanto aiuta a esaminare, esplorare e scoprire il mondo intorno. Dai 6 mesi circa, anche le mani partecipano a esaminare gli oggetti che sono in loro possesso toccandoli, strofinandoli, pigiandoli, comprimendoli, e così via. Ormai la coordinazione occhio-mano è stabilita e i bambini possono migliorare i loro movimenti e le competenze motorie. Il coordinamento tra le due mani e conseguentemente la coordinazione occhio-mano li coinvolge verso compiti più difficili. Tale miglioramento si protrae per molti anni. Una volta acquisita la coordinazione occhio-mano, i bambini non si accontentano solo di colpire un giocattolo, vogliono toccare i differenti oggetti in modo da iniziare a valutare la distanza tra sé e ciò che vogliono toccare.

Curiosità. In un recente articolo scientifico, il professor Hewitt ha evidenziato che è molto importante di cambiare la posizione del bambino con movimenti lenti e delicati per evitare di sovrastimolarlo.

Per favorire lo sviluppo del bambino esiste uno strumento fondamentale che spesso i genitori non sanno di avere: la capacità di osservazione. Il Tummy Time si esegue durante la giornata, quando il bambino è sveglio e supervisionato dal genitore stesso.
Secondo l’American Academy of Pediatrics, il Tummy Time rappresenta una vera pianificazione motoria indispensabile per lo sviluppo sensoriale-motorio del bambino, e per questo è un processo di benessere e di apprendimento motorio.
Il Tummy Time è consigliabile al bambino in quanto:

  • Promuove lo sviluppo muscolare del collo e delle spalle.
  • Aiuta a costruire i muscoli di cui un bambino ha bisogno per rotolare, sedersi e gattonare.
  • Il Tummy Time è molto coinvolgente e serve a stimolare le capacità sensoriali.
  • Puoi lasciarlo “giocare” su una coperta sul pavimento supervisionando l’attività.

Per rendere il Tummy Time più divertente per te e il tuo bambino, prova a seguire questi consigli.

  • Ascoltare la musica. Scegli brani musicali con ritmi e melodie coinvolgenti. Muoviti insieme al ritmo della musica, incoraggiando il bambino a seguire i movimenti.
  • Introduci giocattoli colorati e di varie forme per stimolare l’attenzione visiva. Muovi i giocattoli in modo creativo per catturare l’interesse del bambino.
  • Comunicazione verbale. Parla con il bambino utilizzando toni melodiosi ed espressivi.
  • Rispondi ai vocalizzi del bambino con sorrisi, sguardi e risposte verbali.
  • Tocca il bambino. Carezze e abbracci creano un legame affettivo.
  • Gioco. Partecipa attivamente al gioco, incoraggiando la partecipazione del bambino.

Ogni interazione è un’opportunità per il bambino di esplorare il mondo circostante, sviluppando sia abilità motorie che cognitive. È auspicabile che i genitori siano sensibili alle risposte del bambino e adattino le attività in base al suo interesse e alle sue capacità. Il Tummy Time durante il gioco e il cardine dei consigli di prevenzione della plagiocefalia posizionale per ridurre al minimo lo sviluppo della plagiocefalia e facilitare lo sviluppo motorio del bambino, in particolare il controllo del capo

Un consiglio in più!
Il Tummy Time è un ottimo esercizio anche per il papà: ritagliare un momento con il proprio bimbo aiuterà a rafforzare il rapporto con il nuovo arrivato! Un’altra accortezza sta nel fare questo esercizio lontano dai pasti.
Infine, non fare mai dormire il bambino in questa posizione: durante il sonno, infatti, i neonati devono dormire supini (a pancia in su), così da evitare il rischio di SIDS, la sindrome della morte in culla (come ricorda l’AAP: American Academy of Pediatrics).