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Approfondimenti scientifici

Il sonno e i suoi rituali

FOCUS: Il sonno
QUESTO ARTICOLO APPARTIENE AL PRINCIPIO DEL BABY WELLNESS: La salute, il bene più prezioso

Dopo il quarto mese di vita si può cominciare ad insegnare al bambino alcuni rituali da associare alla nanna.

Tutti abbiamo dei rituali: compiamo ogni sera le stesse azioni, nello stesso ordine, prima di addormentarci. Questo ci serve per creare una specie di “limbo temporale” per passare dal giorno alla notte e preparare il nostro organismo e la mente al fatto che ora andremo a dormire per la notte e ci riposeremo.

Quindi è davvero importante per i bambini piccoli fare la stessa cosa, che abbiano un po’ di tempo per abituarsi all’idea che andranno a letto per la notte.

Perciò, quando il bambino dà tutti i segnali del sonno, vuol dire che è pronto per dormire.

SEGNALI DEL SONNO DOPO I 4 MESI:

  • stropicciarsi gli occhi
  • tirarsi i capelli
  • tirarsi le orecchie
  • affondare il viso nella spalla
  • inarcarsi con la schiena e tentare di buttarsi indietro
  • sbadigli
  • sopracciglia arrossate
  • irrequietezza e rifiuto di stimoli dall’esterno
  • esplosioni o pianti improvvisi
  • singhiozzo

A questo punto salutiamo insieme al bambino tutto quello che vediamo, poi entriamo in camera, facciamo buio, salutiamo il sole, restiamo con il bimbo in braccio qualche minuto e, quando sarà chiaro che è davvero stanco, lo metteremo nel lettino o carrozzina dove è solito dormire.

Per il rituale della sera occorre un po’ più di tempo. L’arco di tempo giusto è dai 20 ai 30 minuti massimo, non di più altrimenti diventa troppo lungo e rischiamo di stimolare troppo il bambino. Il rituale è un insieme di azioni da fare ogni sera e deve essere prevedibile; quindi, le azioni in realtà devono essere poche e molto semplici (altrimenti il neonato non ricorderà la sequenza). L’obiettivo del rituale della buona notte serve a tranquillizzare il bambino, sapere esattamente cosa succede dopo, riduce lo stress e aumenta il suo senso di sicurezza, ma soprattutto facilita molto l’addormentamento. Questo è spiegato dal fatto che il cervello funziona più in fretta quando ha già svolto lo stesso compito nello stesso ordine e luogo. Il cervello ricorda come ha svolto qualunque compito in passato, il che gli permette di procedere in modo semi automatico quando si trova a svolgere azioni che già conosce, come se si lasciasse guidare da una sorta di “pilota automatico”.

Un’idea di routine per un neonato dai 5 ai 12 mesi prima di andare a dormire potrebbe essere:

  • bagnetto rilassante di 10/15 minuti
  • un massaggio rilassante
  • indossare il pigiamino
  • ultimo latte della buonanotte
  • luci soffuse
  • musica rilassante o canto della mamma o papà, una ninna nanna
  • uso dell’altalena

Sarà poi opportuno che piano piano rendiate autonomo il bambino nell’addormentamento.

Se prima di mettere il bambino nel lettino o carrozzina addormentate il bambino e solo dopo lo mettete nella sua culla o carrozzina quando dorme già definitivamente, si creano le famose “stampelle del sonno”, o “associazioni del sonno” e il bambino penserà che ne avrà sempre bisogno per poter dormire. Quindi quello che succederà allora è che ad ogni passaggio del sonno, quindi nel passaggio dalla fase R.E.M. a quella NON R.E.M., lui avrà bisogno che gli ricreiate le stesse modalità dell’addormentamento iniziale.

Del resto, è come se noi andassimo a letto nel nostro letto e, ogni volta che abbiamo un passaggio del sonno, ci svegliamo e ci ritroviamo nel divano…

Il bambino pian piano capirà che c’è qualcuno che lo sostiene in questi passaggi e potrà sempre più rilassarsi e addormentarsi da solo. L’obiettivo sarà quindi la facilitazione della transizione del sonno del bambino, in modo tale che avvenga in maniera sempre più fisiologica.

Approfondimento scritto da:

alexandra semjonova baby wellness foundation
Dr.ssa Alexandra Semjonova, PhDr., PhD.
Dottorato di Ricerca PhD., Philosophiae Doctor. Post-graduate Certificate in Prevenzione della Salute Orale in età infantile. Ha conseguito il Master in Perinatologia, in Alimentazione infantile, in Allergologia Pediatrica, in Citologia e in My-Microbiota. Diploma Accademico di I. livello in Pedagogia.

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