Approfondimenti scientifici
La vitamina D e l’esposizione al sole
FOCUS: Vitamina D
QUESTO ARTICOLO APPARTIENE AL PRINCIPIO DEL BABY WELLNESS: Cura e attenzioni amorevoli
- La radiazione solare ultravioletta B (UVB) è fondamentale per la sintesi di vitamina D. L’efficacia della radiazione solare è influenzata da molti fattori: pigmentazione cutanea, latitudine, inquinamento atmosferico, percentuale di cute esposta, tipo di vestiario, utilizzo di filtri solari e momento della giornata e stagione dell’anno durante la quale ci si espone bambino al sole.
In particolare, l’angolo dello zenit del sole influenza considerevolmente la sintesi cutanea di vitamina D3 (Waker 2013b, Saraff 2015). Infatti, un angolo più obliquo comporta un maggior assorbimento dei raggi UVB da parte dello strato di ozono. Questo è il motivo per cui l’esposizione alla luce solare in inverno o al di fuori delle ore centrali della giornata (prima delle 10 del mattino o dopo le 15 del pomeriggio) determina una minima o addirittura assente produzione di vitamina D (Holick 2007a, Waker 2013). - L’incremento della pigmentazione melaninica nella pelle dei bambini riduce la sintesi di vitamina D in quanto la melanina assorbe la radiazione UVB. Allo stesso modo, l’applicazione regolare di filtri solari (creme solari) riduce la produzione cutanea di vitamina D. Ad esempio, un filtro con fattore di protezione solare pari a 30 riduce la sintesi di vitamina D del 95-99% (Hossein-Nezhad 2013).
- Rispetto agli adulti, i bambini necessitano di una minore esposizione alla luce solare per produrre sufficienti quantità di vitamina D, sia per la maggior superficie corporea degli adulti in rapporto al volume, sia per la maggior capacità di produrre vitamina D degli adulti (Paller 2011). D’altra parte, una prolungata esposizione alla luce solare nei mesi estivi, oltre a essere potenzialmente dannosa per i bambini, non può incrementare la produzione di vitamina D poiché la pre-vitamina D3, raggiunto un livello soglia, viene degradata.
- L’Accademia Americana di Pediatria ha raccomandato che i lattanti sotto i 6 mesi di vita non vengano esposti direttamente alla luce solare e ha suggerito l’uso di abiti protettivi e creme solari per i bambini.
- È consigliabile esporre per 5-20 minuti le braccia e le gambe dei lattanti e dei bambini per 2 volte alla settimana, nell’orario compreso fra le ore 10 e le ore 15, in primavera, estate e autunno, i periodi in cui gli UVB raggiungono maggiormente la superficie terrestre. I bambini dalla carnagione scura necessitano di tempi maggiori di esposizione alla luce solare. Per tempi di esposizione maggiori, l’uso di filtri con un fattore di protezione solare di 30 o superiore è raccomandato per prevenire gli effetti dannosi dell’esposizione cronica ed eccessiva alla luce solare (Holick 2007, Wacker 2013).
- È ormai confermato che tutti i bambini dovrebbero evitare l’esposizione diretta ai raggi solari o utilizzare idonei strumenti di protezione quando stanno all’aria aperta nelle giornate di sole, con l’obiettivo di non aumentare i rischi di malattie della pelle. L’utilizzo di creme e filtri solari purtroppo impedisce la formazione di vitamina D3.
- Stare all’aria aperta ed esporsi al sole genera una sensazione di benessere, stimola le difese immunitarie e favorisce la produzione di vitamina D, fondamentale per lo sviluppo e il metabolismo di ossa e denti e per l’efficienza del sistema immunitario.
- I segnali di un corretto apporto di Vitamina D nel neonato potrebbero essere:
- Cranio/testina sana. Grazie alla vitamina D il processo di solidificazione e fusione delle ossa del cranio del neonato avviene in modo armonioso.
- Ottimo raggiungimento delle tappe di crescita fondamentali: aiuta il bambino a raggiungere i progressi adeguati alla sua età, aiuta a rinforzare i muscoli e la sua crescita ossea.
- Corretta costituzione delle ossa: aiuta il bambino a compiere i primi passi felici e coordinati.
- Crescita fisiologica: l’altezza corretta e bilanci di salute fisiologici.
- Eruzione regolare dei primi dentini.
- Sistema immunitario forte: i neonati e bambini sono in pieno benessere.
Bibliografia