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Approfondimenti scientifici

La Termoregolazione del neonato in autunno: piccole avventure di grandi calore!

FOCUS: Termoregolazione in inverno
QUESTO ARTICOLO APPARTIENE AL PRINCIPIO DEL BABY WELLNESS: Sviluppo armonico del bambino

La temperatura dei neonati

Con l’arrivo dell’autunno, le foglie cambiano colore e l’aria si fa frizzante. È una stagione di bellezza, ma per i genitori dei neonati, può essere un momento di piccole sfide legate alla termoregolazione. Come si fa a mantenere il bambino al caldo senza trasformarlo in un micetto infreddolito?

Prima parliamo di aspetti scientifici

La termoregolazione nei neonati è un processo complesso, essenziale per garantire il benessere e la salute del bambino, soprattutto durante le variazioni climatiche autunnali. I neonati, rispetto agli adulti, hanno una maggiore superficie corporea in relazione al peso e una capacità di termoregolazione ancora in fase di sviluppo. Questo li rende più vulnerabili agli sbalzi di temperatura.

SAPEVI CHE…
La temperatura corporea “normale” fisiologica di un neonato varia generalmente tra i 36,5°C e i 37,5°C. I valori al di sotto di 36,5°C possono indicare ipotermia, mentre temperature superiori a 38,0°C possono segnalare febbre. I neonati sono particolarmente vulnerabili alle variazioni di temperatura, quindi è fondamentale garantire un ambiente confortevole e controllato.

DA RICORDARE: COME E DOVE MISURARE LA TEMPERATURA CORPOREA DEI NEONATI
Misurare la temperatura corporea di un neonato è fondamentale per monitorare la sua salute e il suo benessere. È possibile farlo con il:

  • Termometro digitale neonatale. È il metodo più comune e veloce. Si può usare a livello ascellare, rettale e temporale.
  • Termometro auricolare (a raggi infrarossi). È un metodo comodo e indolore per il neonato, ma non è sempre raccomandato per i neonati e i bambini piccoli sotto i 6 mesi, poiché l’orecchio potrebbe non essere sviluppato a sufficienza per garantire letture accurate. Se si sceglie di misurare la temperatura a livello auricolare, per avere la temperatura reale è necessario sottrarre 0.3°C dal valore finale.
  • Termometro ascellare. Richiede più tempo per stabilizzarsi e fornire una lettura accurata. I neonati potrebbero non rimanere tranquilli a lungo, rendendo difficile ottenere una misurazione precisa.
  • Termometro temporale. La precisione del termometro temporale può essere influenzata da diversi fattori, come il sudore sulla fronte o una temperatura ambientale troppo calda o fredda. Questo può portare a letture imprecise. Nei neonati, il sistema di termoregolazione non è ancora completamente sviluppato. Di conseguenza, le misurazioni superficiali come quelle ottenute con un termometro temporale potrebbero non riflettere accuratamente la temperatura interna. Una misurazione corretta richiede un posizionamento preciso del termometro sulla fronte. Nei neonati, che possono muoversi o reagire in modo imprevisto, questo può essere difficile da ottenere.
  • Termometro rettale. È considerato uno dei metodi più precisi per misurare la temperatura corporea dei neonati. È necessario inserire delicatamente il termometro (piccolo e a bulbo arrotondato) nel retto (circa 1-2 cm) e attendere il segnale di lettura. La temperatura rettale è di solito 0,5-1°C più alta rispetto a quella ascellare. La temperatura rettale è normale/fisiologica fino a 38° C.
  • Termometro a mercurio. Contiene una sostanza tossica che può essere pericolosa se il termometro si rompe. In caso di rottura, il mercurio può fuoriuscire, rappresentando un rischio per la salute del neonato.

 

La termoregolazione: il controllo della temperatura dei neonati

La termoregolazione nei neonati si basa su 3 principali meccanismi:

  1. Produzione di calore. I neonati generano calore attraverso il metabolismo. Tuttavia, la loro capacità di produrre calore è fisiologicamente immatura, soprattutto nei primi mesi di vita.
  2. Perdita di calore. I neonati possono perdere calore tramite convezione, conduzione, radiazione e evaporazione. La pelle sottile e la maggiore superficie corporea rendono questa perdita più significativa rispetto agli adulti. È quindi fondamentale evitare ambienti troppo freddi e troppo caldi e proteggerli adeguatamente.

 

Evaporazione: come avviene?
Immagina di tirare fuori il tuo bambino da un’avventura in acqua. L’aria fredda lo fa rabbrividire come se avesse visto un fantasma! Per evitare che si trasformi in un ghiacciolo, asciugalo velocemente e fai attenzione a chiudere finestre e porte, così non ha freddo!

Conduzione: attenzione alla superficie fredda!
Se il tuo bambino viene messo a contatto con qualcosa di fresco, come un tavolo, può perdere calore. Perciò usa sempre una coperta o un asciugamano per tenerlo al caldo e al sicuro.

Convezione
Lasciare il bambino nudo in una stanza fresca è come metterlo in un frigo! Mantieni la temperatura della stanza bella calda dopo il bagnetto, così lui può sentirsi tranquillo.

Radiazione
Quando il neonato si avvicina a qualcosa di freddo, come un muro o una finestra, perde calore senza nemmeno toccarlo! La testa può disperdere fino al 25% del calore totale. Quindi, mantienilo lontano dai posti freddi e copri sempre la testa del bambino.

Adattamento ambientale
I neonati si adattano alla temperatura ambientale attraverso l’abbigliamento e il controllo dell’ambiente circostante. La temperatura ideale per il sonno è compresa tra 20-22°C, riducendo il rischio di ipotermia e migliorando la qualità del sonno.

Come i neonati controllano la loro temperatura corporea?

I neonati sono come piccole creature magiche quando si tratta di mantenere la loro temperatura corporea! Ecco come funzionano i loro super poteri.

Immaginate che i neonati abbiano dei piccoli “sensori di temperatura” nella pelle chiamati termorecettori. Questi termorecettori sono come dei mini termometri che inviano segnali al cervello (all’ipotalamo, il loro “centro di controllo”) per avvisarlo se fa freddo o caldo. Quando il freddo si avvicina, il cervello entra in modalità “riscossione”!

I neonati iniziano a “lavorare di più” per generare calore, proprio come se stessero facendo una mini sessione di allenamento! Più energia viene bruciata, più calore viene prodotto. Questa attività avviene, per esempio, durante l’allattamento, il cambio del pannolino, ecc ed è del tutto normale.

I neonati hanno un “grasso speciale”, chiamato grasso bruno, che funziona come un piccolo scaldabagno interno. Quando hanno freddo, questo grasso si attiva e inizia a produrre calore. È come avere una coperta magica che scalda il corpo!

Quindi, i neonati hanno una varietà di trucchi per tenersi al caldo! Ma è molto importante che i genitori li aiutino costantemente in quanto il loro sistema di termoregolazione è immaturo.

 

Termoregolazione immatura, brividi e sudore

Allora perché la termoregolazione del neonato è immatura?

La termoregolazione nei neonati è considerata immatura per diversi motivi, legati alla loro anatomia e fisiologia. Ecco i principali fattori:

  1. Struttura della pelle
    La pelle dei neonati è più sottile e delicata rispetto a quella degli adulti. Questa caratteristica aumenta la perdita di calore, rendendo più difficile per il neonato mantenere una temperatura corporea stabile.
  2. Superficie corporea maggiore
    I neonati hanno una maggiore superficie corporea in proporzione al loro peso. Questo significa che perdono calore più rapidamente attraverso la pelle, rendendo essenziale un ambiente caldo e controllato.  I neonati si possono riscaldare rapidamente e possono disperdere calore meno efficacemente rispetto agli adulti.
  3. Sviluppo del sistema nervoso
    Il sistema nervoso centrale dei neonati, che controlla la termoregolazione, non è ancora completamente sviluppato. Questo limita la loro capacità di attivare risposte come la sudorazione o la vasodilatazione in modo efficace. Vuol dire che i neonati hanno difficoltà a percepire quando fa caldo o freddo e a reagire di conseguenza. I neonati e bambini piccoli non possono sudare efficacemente per raffreddarsi quando fa caldo. Questo li rende più vulnerabili a surriscaldamenti.
  4. Attività metabolica immatura ovvero “modalità baby”
    Nei primi giorni di vita, i neonati hanno una capacità limitata di generare calore attraverso l’attività metabolica. Non possono ancora utilizzare il tremore muscolare come metodo di riscaldamento, quindi dipendono maggiormente dall’ambiente circostante.
  5. Il grasso sottocutaneo
    Nei neonati, il grasso sottocutaneo, che aiuta a isolare il corpo e a mantenere il calore, è limitato. Questo ridotto strato di grasso fa sì che i neonati non possano trattenere il calore in modo efficace come gli adulti. Hanno una grande vulnerabilità al freddo con meno grasso, quindi i neonati sono più suscettibili a sbalzi di temperatura e possono facilmente andare incontro all’ipotermia. Perciò è cruciale garantire un ambiente adatto e accogliente, specialmente nei primi giorni di vita.

Perchè i neonati non tremano quando fa freddo?

Quando fa freddo, noi adulti possiamo sempre contare sul tremore! È come un piccolo balletto muscolare che ci aiuta a scaldarci. Ma per i neonati? Oh, la storia è diversa! I neonati e bambini piccoli non hanno ancora il sistema nervoso completamente sviluppato. Significa che i loro muscoli non si attivano facilmente per riscaldarsi, quindi niente tremori come nei grandi! Il loro riflesso di tremore, che per noi è automatico, è un po’ “in ferie”. I neonati si affidano all’ambiente che li circonda. Hanno bisogno di un bel vestitino caldo e di un nido accogliente in autunno e inverno! Quindi, quando le temperature scendono, è il momento di avvolgerli con coccole e coperte.

 

COS’E’ L’IPOTERMIA NEONATALE

L’ipotermia neonatale è una condizione in cui la temperatura corporea di un neonato scende al di sotto del normale range di 36,5 °C. Questa situazione può verificarsi, ad esempio, quando i neonati sono esposti a temperature ambientali basse o a correnti d’aria.

COS’E’ L’IPERTERMIA NEONATALE

L’ipertermia neonatale è una condizione in cui la temperatura corporea di un neonato supera i valori di 37,8 °C. L’esposizione a temperature elevate, sia all’interno che all’esterno, può portare a un innalzamento della temperatura corporea.

SURRISCALDAMENTO DEL NEONATO

Il surriscaldamento del neonato e l’ipertermia non sono esattamente sinonimi, ma sono concetti correlati. Si riferisce a una condizione in cui il neonato è esposto a temperature ambientali elevate o è vestito in modo eccessivo, causando un aumento della temperatura corporea. Può essere causato da ambienti caldi, eccessivo abbigliamento, coperte pesanti o una prolungata esposizione al sole. Può manifestarsi con irritabilità, sudorazione eccessiva e, in alcuni casi, una temperatura corporea elevata.

Il neonato suda?

Sì, i neonati possono sudare ma il loro sistema di sudorazione è diverso rispetto agli adulti. I neonati nascono con un sistema di sudorazione non completamente sviluppato. La sudorazione è meno efficace e avviene principalmente nelle aree del corpo come la testina e il viso. Poiché i neonati non riescono a sudare in modo efficace, sono più suscettibili al surriscaldamento. È importante monitorare la loro temperatura corporea e vestirli in modo appropriato. In ambienti caldi e umidi, un neonato potrebbe sudare, ma potrebbe non essere in grado di raffreddarsi adeguatamente. Pertanto, è fondamentale garantire che l’ambiente sia confortevole e ben ventilato. Se un neonato suda eccessivamente o sembra irrequieto, potrebbe essere un segnale di surriscaldamento.

CURIOSITÀ
I neonati hanno principalmente ghiandole sudoripare eccrine (sono un tipo di ghiandola presente nella pelle, che svolge un ruolo fondamentale nella regolazione della temperatura corporea), che si attivano già alla nascita. Le ghiandole apocrine (sono un tipo di ghiandola sudoripara che si sviluppa in alcune aree del corpo, come le ascelle, l’area genitale e il cuoio capelluto) si sviluppano più tardi, sono collegate agli odori corporei e non sono ancora funzionanti nei neonati e lattanti. Ed è proprio per questo che i neonati sono sempre così deliziosamente profumati!”

News

Un recente studio condotto dal Dr. John A. Hartman, descritto nel suo libro (The Newborn Handbook, 2017), ha confermato che un bagnetto regolare nei neonati può stimolare le ghiandole sudoripare eccrine. Questo stimolo contribuisce a una migliore funzionalità di tali ghiandole e favorisce una più efficace termoregolazione man mano che il bambino cresce.

Il benessere termico del neonato

Come monitorare il benessere termico del neonato? Attraverso il contatto!

Per valutare lo stato di salute del neonato, un metodo semplice ma efficace consiste nel posizionare la mano sulla nuca del bambino. Ecco come interpretare le sensazioni:

  1. Sensazione di calore: Se la nuca risulta calda al tatto, questo potrebbe indicare un potenziale surriscaldamento del neonato. In tal caso, è fondamentale verificare che non sia eccessivamente coperto e che l’ambiente circostante sia confortevole e ben ventilato.
  2. Sensazione di freddo: se, al contrario, la nuca appare fredda, ciò potrebbe suggerire che il neonato stia subendo un abbassamento della temperatura corporea. È consigliabile assicurarsi che il bambino sia adeguatamente coperto e che l’ambiente non sia troppo fresco.

Come gestire il neonato in autunno per preservarlo dal freddo

L’autunno porta con sé temperature più fresche e variazioni climatiche, rendendo importante proteggere i neonati dal freddo.

Ecco alcuni suggerimenti su come vestire il bambino in modo adeguato:

  • Il metodo di vestire il bambino a strati di cipolla è una strategia efficace per garantire comfort e protezione contro le variazioni di temperatura.
  • Strati di abbigliamento: inizia con un body in cotone a maniche lunghe, che funge da primo strato traspirante e caldo. Aggiungi un maglioncino o una felpa leggera per fornire ulteriore calore. Completa l’outfit con una giacca o un cappottino impermeabile per proteggere dal vento e dalla pioggia.
  • Accessori caldi: utilizza un cappellino in cotone che copra bene le orecchie, poiché una parte significativa del calore corporeo può disperdersi dalla testa. Se le temperature scendono, considera di mettere dei guantini per tenere le mani del neonato al caldo. Metti un cappello di cotone al neonato prima di uscire di casa, specialmente durante le giornate fresche o ventose. Una volta entrati in un ambiente caldo, come un negozio o la propria casa, rimuovere immediatamente il cappello. Questo è importante per prevenire il surriscaldamento del bambino, poiché gli ambienti interni possono essere significativamente più caldi rispetto all’esterno. Inizia sempre con un cappello di cotone, che è traspirante e comodo. Questo strato aiuta a mantenere la testa del neonato asciutta. Quando le temperature scendono, aggiungendo un cappello di lana sopra quello di cotone offre un ulteriore strato di calore. La lana è un materiale eccellente per isolare, mantenendo il calore corporeo. La combinazione di cotone e lana fornisce un isolamento migliore, proteggendo le orecchie e la testa dal freddo intenso.
  • Calzature adeguate: usa calzini in cotone morbidi e che non siano troppo aderenti per non compromettere la circolazione.
  • Opta sempre per abiti che siano facili da togliere o aggiungere, così puoi adattarti rapidamente ai cambiamenti di temperatura, specialmente quando si passa da un ambiente interno caldo a uno esterno freddo.
  • Controlla la nuca del neonato per assicurarti che non sia né troppo calda né troppo fredda, regolando gli strati di conseguenza.
  • Utilizzare il sacco invernale per neonati: il sacco invernale è un’ottima soluzione per mantenere il neonato caldo e protetto durante i mesi freddi. Si consiglia di scegliere un sacco invernale che si adatti bene al neonato, che consenta anche un certo movimento. Un sacco troppo grande potrebbe comportare rischi di soffocamento, mentre uno troppo stretto potrebbe limitare il movimento. È anche importante che il sacco abbia chiusure sicure e facili da usare, come cerniere o bottoni, che non siano a rischio di aprirsi accidentalmente. Un sacco invernale è progettato anche per sostituire coperte in carrozzina o passeggino.
  • Si sottolinea di posizionare sempre il neonato a dormire sulla schiena nel sacco invernale (posizione supina).
  • Mantieni un ambiente di riposo confortevole, evitando correnti d’aria eccessive e regolando la temperatura della stanza.
  • La stanza in cui dorme e riposa il neonato deve essere un rifugio caldo e accogliente. La temperatura ideale si aggira intorno ai 20-22°C. Usa un termometro ambientale per tenere sotto controllo la situazione. Un umidificatore può essere un ottimo alleato per mantenere l’aria fresca e umida, soprattutto se accendiamo il riscaldamento.

Skin-to-Skin: il calore del contatto per neonati e bambini

Il contatto pelle a pelle, noto come skin-to-skin, è una pratica benefica che non solo favorisce il legame emotivo tra genitore e neonato, ma è anche un metodo efficace per riscaldare i bambini, specialmente nei primi giorni di vita.

Benefici del contatto pelle a pelle

  1. Regolazione della temperatura: il contatto pelle a pelle aiuta a mantenere la temperatura corporea del neonato. Il corpo della mamma può fornire calore, stabilizzando la temperatura del bambino e riducendo il rischio di ipotermia.
  2. Stimolazione dell’allattamento: questa pratica favorisce l’allattamento al seno, stimolando il riflesso di suzione del neonato e incoraggiando il legame tra madre e bambino chiamato il bonding.
  3. Riduzione dello stress: il contatto pelle a pelle aiuta a ridurre i livelli di cortisolo nel neonato, contribuendo a una maggiore serenità e a una migliore stabilità emotiva.
  4. Benefici fisiologici: il contatto diretto stimola il sistema immunitario del neonato, migliorando la circolazione sanguigna e la respirazione.

DA RICORDARE
Il contatto pelle a pelle (skin-to-skin) può aiutare a riscaldare il neonato di circa 0,5°C a 1°C in un breve periodo di tempo. Questa pratica è particolarmente efficace nei primi giorni di vita, quando i neonati possono avere difficoltà a regolare la loro temperatura corporea. È importante monitorare costantemente la temperatura del neonato e assicurarsi che sia in un ambiente confortevole e sicuro. Se il neonato mostra segni di ipotermia, il contatto pelle a pelle è uno dei migliori metodi per aiutarlo a riscaldarsi.

Come praticare il Skin-to-Skin a casa

  • È consigliato iniziare il contatto pelle a pelle subito dopo la nascita e continuare nelle settimane e mesi successivi.
  • Il genitore può tenere il neonato nudo, coperto da una leggera coperta, sul petto, con la testa vicino al cuore della mamma. Questa posizione offre calore e comfort.
  • Anche brevi sessioni di skin-to-skin possono essere efficaci. È consigliato praticarlo per almeno 15 minuti.

RICORDA: non sottovalutare mai il potere delle coccole! Il contatto pelle a pelle non è solo per neonati! Anche nel caso dei bambini grandicelli, abbracci e coccole possono fare miracoli in quanto donano un comfort emotivo sia alla mamma sia al bambino. E dopo una bella coccola, il sonno è più dolce!