Approfondimenti scientifici
Il bilinguismo: superpoteri linguistici fin da piccoli
Sai che il cervello dei bambini è come una spugna che assorbe tutto ciò che gli mettiamo davanti? Immagina se questa spugna potesse assorbire non una, ma due lingue contemporaneamente! I bambini, grazie alla plasticità incredibile del loro cervello, sono capaci di imparare una seconda lingua, e lo fanno con una naturalezza che lascia senza parole. Ma perché è più facile per loro rispetto agli adulti? Scopriamolo!
Fin da piccoli, i bambini sono come piccoli linguisti in erba! La loro corteccia cerebrale (la zona del cervello che si occupa del linguaggio) è molto più malleabile rispetto a quella degli adulti. A questo stadio, una sola area del cervello si attiva per entrambe le lingue, il che significa che è tutto molto più facile. Quando cresciamo, invece, il cervello si “complica” e si attivano due aree diverse per le lingue che apprendiamo. È un po’ come cercare di fare due cose in contemporanea e, a volte, le cose non vanno proprio come sperato!
Prova a immaginare di fare due movimenti contemporaneamente: con una mano fai dei cerchi sopra la testa e con l’altra fai il movimento “va e vieni” verso il naso. Se ci provi, ti accorgerai che le mani si mettono a litigare e non riesci a farlo bene. Ecco, più o meno succede lo stesso quando gli adulti cercano di imparare una lingua da adulti, ecco perché è più difficile!
Il feto: linguista in potenza
Lo sapevi che già nel pancione, il bambino inizia a sentire le parole della mamma? Inizia ad ascoltare la lingua che lo circonda, ed è in grado di distinguere tra suoni diversi, come quelli di due lingue diverse. Se la mamma e il papà parlano lingue molto diverse, come ad esempio l’italiano e il giapponese, il piccolo sarà in grado di differenziarle sin dalla nascita! Ma se le lingue sono più simili, come italiano e spagnolo, il bambino ci metterà un po’ di più, magari intorno ai 4-5 mesi, per capire la differenza.
Nel primo periodo di vita, i bambini hanno una capacità incredibile di assorbire due lingue, sia nella pronuncia dei suoni che nelle regole grammaticali. Questo superpotere dura fino a circa i 7-8 anni, quando il cervello inizia a maturare e diventa un po’ più difficile. Ecco perché si dice che c’è una “finestra magica” per imparare a parlare come dei veri esperti.
Bilinguismo a casa: il ruolo dei genitori
Quando i bambini sono esposti a due lingue fin da piccoli, imparare è più facile se i genitori parlano entrambe le lingue. Un piccolo trucco? È utile che papà e mamma parlino le loro lingue native. Per esempio, se il papà parla italiano e la mamma parla inglese, il bambino riuscirà a separare meglio i suoni di ogni lingua grazie alle differenze di tono e frequenza nelle voci di ciascun genitore. Un po’ come un superpotere acustico che aiuta il piccolo a distinguere i suoni, così il bilinguismo diventa un gioco da ragazzi.
A volte, i bambini bilingui possono sembrare un po’ più lenti nel parlare all’inizio, ma niente panico! Questo è solo un piccolo “ritardo fisiologico” che sparisce in fretta. E indovina? I bambini che imparano due lingue non solo diventano più bravi con le parole, ma diventano più intelligenti nel lungo periodo! L’esercizio del cervello da piccoli crea una riserva cognitiva che li aiuterà a pensare meglio anche da adulti e anziani. Sì, hai capito bene: imparare una seconda lingua può avere effetti positivi sulla memoria anche quando si è più grandi!