Approfondimenti scientifici
Il benessere epidermico
Il neonato arriva al mondo avvolto nella sua pelle, proprio come noi, ma per lui ogni cosa è un’esperienza completamente nuova. Per noi, la pelle è un involucro familiare, un confine naturale che ci protegge e ci fa sentire. Siamo abituati a vivere le nostre emozioni e il piacere attraverso di essa. Per il neonato, tutto questo è quasi un primo incontro, anche se, in realtà, non è mai del tutto nuovo.
Già mentre è nel grembo materno, il feto percepisce il mondo attraverso la pelle: sente la presenza delle pareti dell’utero e scopre la propria mano, succhiandola come un modo per esplorarsi. Questo gesto è più di una semplice curiosità, è un atto di auto-conoscenza, una connessione profonda con se stesso. Il tatto può offrire questa esperienza unica, permettendo al neonato di percepire sia il “sé” che l’ “altro”.
Il neonato, mentre si trova nel grembo materno, è avvolto in un ambiente protettivo: il liquido amniotico lo sostiene e attutisce ogni urto, mentre la vernice caseosa preserva la pelle dal contatto diretto con il liquido. Inoltre, il corpo della mamma offre una protezione contro gli sbalzi di temperatura. Quando nasce, il neonato non cambia solo “pelle”; tutto intorno a lui si trasforma radicalmente.
Viene alla luce, inizia a respirare, a nutrirsi e a mettere in moto i suoi organi: la vista, i polmoni e il sistema digestivo, che avevano già fatto le loro prime prove nel ventre materno. Anche la pelle subisce una rapida trasformazione, adattandosi al nuovo mondo. È un momento di profondo cambiamento, dove ogni aspetto della sua vita si attiva, pronto per l’esplorazione e la scoperta.
La pelle è, innanzitutto, un involucro straordinario, un contenitore unico e perfetto. Funziona come una “tuta termica”, realizzata con un tessuto resistente, capace di proteggerci non solo dal caldo e dal freddo, ma anche dai traumi, senza dimenticare la sua funzione di regolare la perdita d’acqua. È davvero raro che la pelle del neonato presenti “difetti di fabbricazione”; si può dire che è praticamente impeccabile.
La pelle come strumento di conoscenza
Già da subito, il neonato utilizza la pelle come il suo principale strumento per esplorare il mondo. È un po’ come una “talpa cieca”: percepisce gli stimoli, ma non riesce a dar loro un significato. I suoi sensi principali sono quelli elementari, come l’odorato, il gusto e il tatto, che gli permettono di connettersi con l’ambiente circostante.
SAPEVI CHE…
Il senso del tatto inizia a svilupparsi intorno alla 8ª settimana di gravidanza. A questo stadio, il feto comincia a formare le terminazioni nervose nella pelle, e intorno alla 14ª settimana, il tatto diventa sempre più sensibile. Entro il terzo trimestre, la pelle è in grado di percepire stimoli esterni in modo significativo, preparando il feto a interagire con il mondo dopo la nascita ( BABY WELLNESS BOOK, 2021)
Il riflesso di suzione è proprio un piccolo detective in azione!
Il riflesso di suzione è un comportamento innato nei neonati che consente loro di nutrirsi. Questo fantastico superpotere dei neonati e lattanti si sviluppa già nella pancia della mamma, intorno alla 32ª settimana di gravidanza. Quando arriva il grande giorno della nascita, il neonato è pronto a cercare il capezzolo come un vero investigatore in cerca di indizi! Ma non è solo una questione di fame; questo comportamento crea anche un legame speciale tra mamma e bambino. E non dimentichiamo che, mentre il neonato succhia il latte della mamma, sta anche affinando le sue abilità di coordinazione! E nel frattempo, stimola il proprio tatto, esplorando il mondo attraverso le sue piccole mani e la bocca ( BABY WELLNESS BOOK; 2021)
Sapevi che… un momento piacevole per stimolare il tatto del neonato e bambino è durante il bagnetto.
Questi momenti, insieme ai gesti quotidiani di igiene e idratazione, offrono l’opportunità perfetta per esplorare il senso del tatto. L’acqua, ma anche le superfici tenere possono favorire un legame speciale tra genitore e bambino. Inoltre, il contatto con l’acqua e le texture dei prodotti per il benessere del neonato possono supportare e sviluppare la sensibilità tattile del bambino. Le informazioni tattili ci aiutano a capire meglio il mondo che ci circonda! Questa “dimensione sensoriale, affettiva e motivazionale ” ci permette di riconoscere e distinguere le diverse caratteristiche degli oggetti, come la loro forma, consistenza e temperatura. In questo modo, il tatto rende le nostre esperienze quotidiane più ricche e piacevoli, permettendoci di interagire in modo più sicuro e divertente! (D. Hubel & T.Wiesel: “Brain and Visual Perception” 2004)
La pelle è un organo straordinario e complesso che ricopre l’intero corpo, svolgendo diverse funzioni cruciali.
- Barriera protettiva: la pelle agisce come una barriera, proteggendo l’organismo da agenti esterni, come batteri, virus e sostanze nocive.
- Regolazione della temperatura: attraverso la sudorazione e la dilatazione o costrizione dei vasi sanguigni, la pelle contribuisce a mantenere la temperatura corporea costante, adattandosi alle variazioni ambientali.
- Sensibilità: grazie a numerose terminazioni nervose, la pelle è in grado di percepire il tatto, il dolore, la temperatura e le vibrazioni, permettendo di interagire con l’ambiente circostante.
- Funzione immunitaria: la pelle contiene cellule immunitarie che aiutano a difendere l’organismo da infezioni, attivando risposte immunitarie in caso di attacco da parte di patogeni.
- Sintesi della vitamina D: esponendosi alla luce solare, la pelle è coinvolta nella sintesi della vitamina D, fondamentale per la salute delle ossa e per il corretto funzionamento del sistema immunitario.
La pelle del neonato presenta una struttura distintiva e delicata, differente da quella degli adulti. Ecco le principali caratteristiche.
Strati epidermici. La pelle è composta da 3 strati fondamentali:
- Epidermide: questo strato è particolarmente sottile e immaturo, con una capacità protettiva limitata. È in questo strato che si sviluppano le cellule che formano la barriera cutanea.
- Dermide: più spessa dell’epidermide, contiene vasi sanguigni, follicoli piliferi, ghiandole sudoripare e sebacee. La dermide del neonato è ancora in fase di sviluppo e maturazione.
- Ipoderma: questo strato sottocutaneo è composto principalmente dal tessuto adiposo, che svolge un ruolo cruciale nell’isolamento e nella riserva energetica.
La cute del neonato presenta alcune caratteristiche distintive che la rendono unica
- La pelle del neonato è molto più sottile rispetto a quella degli adulti, il che la rende più vulnerabile a irritazioni e lesioni. Lo strato corneo inizia a svilupparsi a 15 settimane di età gestazionale e questo processo termina intorno alle 34 settimane di età gestazionale neonati hanno uno strato corneo del 30% più sottile di quello degli adulti.
- Gli strati della pelle, in particolare l’epidermide, sono ancora in fase di sviluppo e non offrono una protezione completa contro agenti esterni.
- Dopo la nascita, è comune trovare una sostanza bianca e cremosa sulla pelle del neonato. Questo strato, noto come vernix caseosa, funge da barriera protettiva e idratante.
- Il tessuto adiposo del neonato svolge un ruolo fondamentale come isolante termico e serbatoio calorico. Questo tessuto aiuta a mantenere la temperatura corporea, proteggendo il neonato dalle variazioni termiche dell’ambiente esterno. La deposizione di grasso sottocutaneo inizia a svilupparsi intorno al terzo mese di gravidanza. Durante questa fase, il feto accumula grasso, che non solo contribuisce alla termoregolazione, ma funge anche da riserva energetica. Questo è particolarmente importante per i neonati, poiché il grasso sottocutaneo supporta la crescita e lo sviluppo nelle prime settimane di vita, quando il neonato è ancora in fase di adattamento all’ambiente extrauterino.
- La pelle del neonato è sensibile e reattiva, rendendo il contatto pelle a pelle (skin to skin) particolarmente importante per il suo sviluppo emotivo e fisico.
- La pelle di un neonato alla nascita è tendente al viola e al rosso, a causa dello sforzo causato dal parto. Dopo uno o due giorni circa, il colore della pelle del neonato cambia, prendendo una tonalità rosata. Solo nei sei mesi successivi si svilupperà il vero colore della pelle del bambino, in base alle sue caratteristiche genetiche.
- La pelle dei bambini è più sensibile ai raggi UV di quella degli adulti.
- La sensibilità ai raggi UV viene ulteriormente aumentata dalla bassa pigmentazione della pelle nei bambini. I melanociti (le cellule responsabili della produzione di melanina) sono presenti, ma meno attivi.
- Le ghiandole sebacee e sudoripare sono presenti, ma la loro funzionalità non è completamente sviluppata. Questo può portare a una pelle che si secca più facilmente.
- Nonostante la sua vulnerabilità, la cute del neonato ha una notevole capacità di rigenerazione e guarigione.
- Durante i primi mesi di vita, queste ghiandole non funzionano in modo ottimale, il che significa che producono meno sebo rispetto a quelle degli adulti. Questo porta a un film idrolipidico più sottile sulla pelle, rendendola più vulnerabile a secchezza e irritazioni. Nel corso dei primi mesi, le ghiandole sebacee iniziano a svilupparsi e a funzionare meglio. Tuttavia, non raggiungono la loro piena attività fino all’inizio della pubertà, quando gli ormoni iniziano a stimolarle. Pertanto, è importante prendersi cura della pelle del neonato con prodotti idratanti e nutrienti per supportare questa fase di sviluppo.
- I neonati hanno principalmente ghiandole sudoripare eccrine (sono un tipo di ghiandola presente nella pelle, che svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione della temperatura corporea), che si attivano già alla nascita. Le ghiandole apocrine (che sono un tipo di ghiandola sudoripara che si sviluppa in alcune aree del corpo, come le ascelle, l’area genitale e il cuoio capelluto) si sviluppano più tardi e sono collegate agli odori corporei, non sono ancora funzionanti nei neonati e lattanti. Ed è proprio per questo che i neonati sono sempre così deliziosamente profumati!”
SAPEVI CHE…
Il colore degli occhi dei neonati è influenzato dalla melanina e dalla genetica. Alla nascita, molti neonati presentano occhi che tendono al grigio o all’azzurro. Questo accade perché, durante la gravidanza, la produzione di melanina è relativamente bassa. La genetica gioca un ruolo cruciale nel determinare il colore finale degli occhi, rendendo difficile prevedere esattamente quale sarà il risultato. Nel corso dei primi mesi di vita, la quantità di melanina negli occhi può aumentare, portando a cambiamenti nel colore. Quindi, mentre i geni forniscono le basi, sono il tempo e l’esposizione alla luce che possono influenzare il colore degli occhi del bambino. In questo modo, gli occhi dei neonati sono un affascinante mix di scelte genetiche e fattori ambientali.
Attenti al pH della cute del neonato
Con il passare delle settimane, il pH della pelle tende a diventare più acido (tra 6,0 e 7,0) , stabilizzandosi tipicamente tra 4,5 e 5,5. Questo processo è cruciale per la salute cutanea, poiché un pH più acido contribuisce a mantenere l’equilibrio del dermobiota sulla pelle, promuovendo la crescita di batteri benefici e inibendo la proliferazione di patogeni nocivi. Inoltre, un pH adeguato rafforza la barriera cutanea, rendendo la pelle più resistente agli agenti infettivi e agli irritanti ambientali. La maturazione della barriera cutanea è quindi un aspetto fondamentale nei primi mesi di vita del neonato. Durante questo periodo, è essenziale prestare attenzione alla cura della pelle, utilizzando prodotti delicati e adatti , evitando sostanze chimiche aggressive, per garantire una corretta idratazione e protezione. Una cura adeguata aiuta non solo a preservare la salute della pelle, ma anche a favorire uno sviluppo ottimale del neonato nel suo ambiente. Semplicemente il pH della pelle svolge un ruolo importante nel mantenimento del suo equilibrio. Il mantello acido è la chiave della barriera protettiva cutanea. Esso neutralizza le sostanze aggressive a base alcalina (come i tensioattivi aggressivi), inibisce la proliferazione batterica e ripristina e mantiene l’ambiente acido ideale in cui può formarsi la flora naturale della pelle.
CURIOSITÀ – Cos’e’ il ph della cute?Il pH della cute è una misura dell’acidità o alcalinità della superficie della pelle, espressa su una scala che va da 0 a 14. Un pH di 7 è considerato neutro, valori sotto 7 indicano acidità e sopra 7 indicano alcalinità. La pelle umana ha normalmente un pH compreso tra 4,5 e 5,5, il che la rende leggermente acida. Questa acidità è importante per mantenere la barriera cutanea, proteggere contro batteri e agenti patogeni, e favorire la salute della pelle.
Film idrolipidico e Fattore Naturale di Idratazione (NMF) nella cute del neonato
Il fattore naturale di idratazione (NMF) è un insieme di sostanze che si trovano naturalmente nella pelle, in particolare all’interno delle cellule chiamate corneociti. I corneociti si trovano nello strato più esterno dell’epidermide, chiamato strato corneo. Questo strato è composto da cellule che si sono appiattite e sono diventate ricche di cheratina, una proteina che conferisce resistenza e impermeabilità alla pelle. I corneociti formano una barriera protettiva che aiuta a mantenere l’idratazione della pelle e a difenderla da agenti esterni, come batteri e sostanze chimiche. In sintesi, i corneociti sono essenziali per la salute e l’integrità della pelle.
Il fattore NMF è fondamentale per mantenere la pelle del neonato idratata, poiché attrae e trattiene l’acqua.
Dove si trova il NMF nella cute del neonato:
- dentro i corneociti: nei neonati, il NMF si trova all’interno dei corneociti, contribuendo a mantenere un livello adeguato di umidità, essenziale per la loro pelle delicata.
- sulla superficie dell’epidermide: qui fa parte del film idrolipidico o mantello acido.
Film idrolipidico
Il film idrolipidico è una sottile pellicola che ricopre la pelle del neonato e svolge diverse funzioni importanti:
- protezione: aiuta a difendere la pelle dai batteri e dalle sostanze irritanti presenti nell’ambiente.
- idratazione: mantiene la pelle idratata trattenendo l’acqua. La presenza del NMF è cruciale, poiché aiuta a catturare l’umidità ambientale.
- regolazione del pH: il mantello acido mantiene un pH leggermente acido, importante per la salute della pelle e per proteggere dai germi.
Ricordiamoci, che il fattore naturale di idratazione è essenziale per mantenere la pelle del neonato sana e ben idratata. Il film idrolipidico, che include il NMF, crea una barriera protettiva che aiuta a preservare l’umidità e a difendere la pelle delicata dai fattori esterni. Questo è particolarmente importante nei primi mesi di vita, quando la cute è ancora in fase di sviluppo e ha bisogno di cure extra.
CURIOSITÀ: perché i LIPIDI sono importanti per la cute del neonato?I lipidi contribuiscono a formare il film idrolipidico, uno strato protettivo sulla superficie della pelle. Questo film aiuta a mantenere l’idratazione, evitando la perdita d’acqua e proteggendo la pelle da agenti esterni. I lipidi sono essenziali per la funzione barriera della pelle. Aiutano a prevenire l’ingresso di batteri e sostanze irritanti, riducendo il rischio di infezioni e infiammazioni. Sono fondamentali per mantenerla morbida ed elastica.
Perché il sebo della cute è così importante per il neonato?
Il sebo della cute del neonato è una sostanza oleosa prodotta dalle ghiandole sebacee, che si trovano nella pelle. Anche se le ghiandole sebacee nei neonati non sono ancora completamente sviluppate, il sebo contribuisce a mantenere la pelle idratata, formando una barriera che riduce la perdita di acqua e mantiene l’elasticità della cute. Inoltre agisce come una barriera naturale contro batteri e agenti esterni, aiutando a prevenire infezioni e irritazioni. Contribuisce a mantenere una temperatura cutanea adeguata, proteggendo dalla disidratazione e dal raffreddamento ( L. A. Schachner & J. Tharp, Pediatric Dermatology, 2003).
Perché la cute del neonato tende a disidratarsi?
La pelle dei bambini ha una particolare capacità di immagazzinare acqua in tempi rapidi, ma è anche più soggetta a perdite. Questo fenomeno è in parte dovuto alla minore presenza di fattori di idratazione naturale negli strati superficiali della pelle, soprattutto durante il primo anno di vita. Perciò la cute dei bambini tende a disidratarsi.
La cute del neonato si potrebbe seccare rapidamente anche per altri motivi.
- Immaturità delle ghiandole sebacee: le ghiandole sebacee nei neonati non sono ancora completamente sviluppate, quindi producono meno sebo, una sostanza che aiuta a mantenere la pelle idratata.
- Film idrolipidico sottile: la pelle dei neonati ha un film idrolipidico più sottile, il che la rende meno protetta dalle perdite di acqua e più suscettibile alla secchezza.
- Ambiente: la pelle del neonato è esposta a fattori ambientali come aria secca o temperature elevate, che possono contribuire alla disidratazione cutanea.
- Bagni frequenti: se i neonati vengono lavati troppo spesso o con prodotti aggressivi, la loro pelle può perdere ulteriore umidità.
- Carenza di idratazione: la pelle dei neonati richiede una costante idratazione per mantenere il suo equilibrio, e senza un’adeguata cura, può seccarsi facilmente.
CURIOSITÀ
Il dermobiota della cute del neonato si riferisce all’insieme di microrganismi, come batteri e funghi, che colonizzano la pelle del bambino. Questa comunità microbica gioca un ruolo cruciale nello sviluppo del sistema immunitario e nella protezione della pelle da patogeni nocivi.
L’inquinamento ambientale rappresenta una seria minaccia per la salute della pelle dei neonati e dei bambini. La pelle dei più piccoli è particolarmente sensibile e vulnerabile, rendendoli più suscettibili agli effetti nocivi degli agenti inquinanti. Ecco alcuni aspetti chiave da considerare. La pelle dei neonati è più sottile e permeabile rispetto a quella degli adulti. Questo significa che le sostanze inquinanti possono penetrare più facilmente, aumentando il rischio di irritazioni e allergie. L’esposizione a inquinanti come polveri sottili, metalli pesanti e sostanze chimiche può causare irritazioni cutanee, dermatiti e altre reazioni allergiche. Questi problemi possono manifestarsi come arrossamenti, prurito e secchezza della pelle. L’inquinamento può alterare la flora microbica della pelle, compromettendo le sue difese naturali e rendendo i bambini più vulnerabili a infezioni. Esposizioni prolungate agli inquinanti possono avere effetti cumulativi, contribuendo a problematiche cutanee anche in età adulta. È importante prestare attenzione a come l’inquinamento possa influenzare la salute della pelle nel lungo termine. Per proteggere la pelle dei bambini, è fondamentale ridurre l’esposizione agli inquinanti. Ciò può includere l’uso di prodotti per la cura della pelle privi di sostanze chimiche aggressive, l’adozione di buone pratiche igieniche e la limitazione del tempo trascorso all’aperto durante periodi di elevato inquinamento atmosferico.
6 semplici regole per il benessere epidermico del neonato e bambino
- Detergi delicatamente
La pelle del neonato è meno sporca rispetto a quella degli adulti e non ha bisogno di pulizia frequente. Usa un detergente delicato a base di ingredienti vegetali, che sono emollienti e nutrienti. La cute del neonato è generalmente meno sporca rispetto a quella degli adulti per vari motivi. I neonati, soprattutto nei primi mesi, sono meno attivi e quindi meno esposti a situazioni che potrebbero portare a sporcarsi, come il gioco all’aperto. Produce meno sebo, una sostanza oleosa che può intrappolare sporco e impurità. Questo contribuisce a mantenere la pelle più pulita. - Scegli uno shampoo specifico
I capelli e il cuoio capelluto del neonato sono molto delicati. Opta per uno shampoo formulato per neonati, che garantisca una pulizia delicata e nutrimento. Se ci sono croste sul cuoio capelluto, puoi usare uno shampoo studiato per questa esigenza.
COS’È CROSTA LATTEA? La crosta lattea è una condizione comune che si manifesta come una desquamazione gialla o marrone sul cuoio capelluto dei neonati. È caratterizzata da squame secche e, talvolta, croste che possono apparire anche sulle sopracciglia, dietro le orecchie o in altre aree del viso e del corpo.
- Attenzione all’igiene intima.
Proteggi la zona urogenitale da irritazioni. A ogni cambio di pannolino, utilizza un detergente intimo specifico per neonati, formulato con ingredienti naturali, per mantenere il pH protettivo.
NEWS: La pasta di zinco è particolarmente adatta per trattare la zona del pannolino per diverse ragioni. Lo zinco ha effetti lenitivi che aiutano a ridurre irritazioni e arrossamenti della pelle, comuni nella zona del pannolino. Forma una barriera protettiva sulla pelle, riducendo il contatto diretto con l’umidità e le sostanze irritanti presenti nel pannolino, come urina e feci. - Non esagerare con i bagnetti.
Nei primi sei mesi, uno o due bagnetti alla settimana sono sufficienti. In estate, puoi fare qualche bagnetto in più. Dopo i sei mesi, aumenta la frequenza. La temperatura della stanza dovrebbe essere tra i 21 e i 22°C, mentre l’acqua dovrebbe essere a 36-37°C. - Idrata dopo ogni detersione.
Dopo il bagnetto, applica un olio o un latte per mantenere la pelle idratata. Anche dopo ogni cambio di pannolino, utilizza un prodotto nutriente delicato per prevenire irritazioni. - Scegli prodotti per il bucato sicuri.
Per l’igiene dei vestiti del neonato, si consiglia di usare detersivi non allergizzanti e ad alta tollerabilità cutanea. Evita di disinfettare eccessivamente la biancheria, poiché i residui di prodotti possono causare irritazioni e dermatiti. Alcuni prodotti comunemente usati dagli adulti possono risultare nocivi per i neonati. Ingredienti come alcool, parabeni e fenossietanolo possono irritare la pelle delicata dei bambini o causare reazioni allergiche. È fondamentale optare per prodotti specificamente formulati per l’infanzia, privi di sostanze chimiche aggressive e dermatologicamente testati, per garantire la massima sicurezza e protezione per la pelle sensibile del neonato.
CURIOSITÀI parabeni sono conservanti ampiamente utilizzati, considerati un tempo tra i più sicuri. Tuttavia, alcune di queste sostanze possono essere assorbite dalla pelle, causando irritazioni, dermatiti e allergie nel medio-lungo periodo. L’uso di parabeni è vietato nei prodotti da non risciacquare destinati all’area del pannolino, come paste per il cambio (Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, 18 settembre 2014). È importante scegliere prodotti privi di parabeni per garantire la sicurezza e la salute della pelle delicata dei neonati.